E’ stato raggiunto ieri presso la sede della Provincia alla presenza dell’assessore Ori e dei sindaci dei Comuni dei due stabilimenti di Campogalliano e Orgiano (Vicenza), l’accordo sulla vertenza Faral che riguarda circa 160 lavoratori nei 2 stabilimenti. L’azienda ha accettato di pagare la mensilità arretrata di settembre con un primo acconto di 1.000 euro entro il 21.10 e al momento non è prevista la decisione di chiudere l’azienda, nè di metterla in liquidazione.

L’azienda e si è infatti impegnata nell’arco di 20 giorni a verificare l’esistenza di un acquirente di entrambi gli stabilimenti che dia continuità produttiva.

“Ci siamo dati 20 giorni di tempo – commenta Cesare Pizzolla della Fiom/Cgil – durante i quali ci saranno incontri settimanali con le Rsu tesi a monitorare la situazione e a verificare se esiste la possibilità di un compratore che, come da accordo, non si interessato non solo al marchio, ma alla continuità produttiva e occupazionale di entrambi i siti”.

Nell’assemblea svolta ieri sera, i lavoratori hanno approvato all’unanimità i contenuti dell’accordo e hanno deciso di smobilitare il presidio e rientrare in fabbrica da lunedì 17 ottobre. Ciò a condizione che l’azienda rispetti l’accordo, che prevede tra l’altro la costituzione di un conto dove confluiranno i ricavi delle vendite, dedicato prioritariamente al pagamento delle spettanze dei lavoratori.