Si chiama www.4000luoghi.re.it, è accessibile anche attraverso il sito della Provincia di Reggio Emilia ed il suo portale del turismo, e consente – attraverso il web – di conoscere e ammirare nel dettaglio, con tanto di georeferenzazione, appunto ben quattromila beni storico-monumentali della nostra bella provincia.

Il sito, che non ha eguali in Italia (se non forse a Taranto, dove i beni censiti sono però appena 300), è stato pensato e voluto dalla Provincia di Reggio Emilia e presentato questa mattina dal vicepresidente Pierluigi Saccardi per gli inevitabili riflessi positivi che l’iniziativa avrà anche per promuovere turisticamente il nostro territorio. “Al di là del ricorso alle nuove tecnologie e del web in particolare, sempre più fondamentali nella vita di ognuno di noi e indispensabili nel campo della promozione, si tratta infatti di una vetrina davvero unica della nostra bella provincia che ci permetterà di farci conoscere meglio e consentirà di costruire pacchetti turistici attrattivi”, ha detto Saccardi.

Insieme al vicepresidente, a presentare il sito c’erano il dirigente della Provincia Andrea Chiari, l’architetto Walter Baricchi e Andrea Sbernini di Aicod, azienda che si è occupata della complessa parte informatica. “L’idea nasce infatti dalla trasposizione in rete del contenuto dei cinque bellissimi e fondamentali volumi curati dall’architetto Walter Baricchi in collaborazione con l’Istituto regionale dei Beni culturali a partire dagli anni Ottanta – ha spiegato Chiari – Quando il nostro Servizio cartografico ci ha fatto sapere che le 4.000 schede di beni di interesse censiti da Baricchi erano stati trasformati in altrettanti file .txt, visto proprio l’interesse che da sempre suscitano questi preziosi volumi, ci siamo subito resi conti dell’importanza del materiale a nostra disposizione. Per divulgarlo il più possibile, abbiamo ovviamente pensato al web, alla possibilità di georeferenziare queste schede e inserirle sulla base cartografica di Google Maps”.

Così è nato www.4000luoghi.re.it, che della rete sfrutta anche l’interattività, consentendo già ora ai Comuni, agli enti culturali, alle Pro loco, a tutti i cittadini amanti della storia e del territorio di collaborare per aggiornare e arricchire le schede. Suggerimenti, correzioni, aggiornamenti, integrazioni, ma anche foto (storiche o recenti), bibliografie, saggi in formato digitale possono infatti essere inviati all’indirizzo e.mail: turismo@mbox.provincia.re.it. “Ogni contributo sarà prezioso per rendere sempre più ricco e interessante questo eccezionale censimento di beni storico-monumentali, ma anche turistici”, ha concluso Chiari.

Il sito – oltre alle quattromila schede realizzate da Baricchi e nel frattempo, ovviamente, aggiornate – ospita anche una bella e interessante galleria di ben 300 dipinti delle chiese reggiane realizzati dall’artista reggiano Bruno Violi. La navigazione, grazie al lavoro di Aicod e alla base cartografica di Google Maps, è particolarmente agevole e consente ricerche mirate per comuni, tipologie di beni censiti per categorie generiche (borghi, case a torre, chiese ed edifici religiosi, edifici rurali, impianti produttivi, infrastrutture e servizi, maestà, immagini votive, ville e palazzi signorili), ma anche in maniera ancora più dettagliata (casa a torre, caseificio, casino, castello/rocca, chiesa, cimitero, edicola/cappellina, edificio rurale, edificio signorile, fornace, maestà/immagine votiva, manufatto idraulico, metato, monastero, mulino, museo, oratorio, ospedale, osteria, palazzo, parco, pieve, ponte, scuole, teatro, torre colombaia e villa).