L’indignazione può trasformarsi in solidarietà? Da questa domanda partirà la testimonianza del premio Nobel per la pace Lech Walesa, fondatore e leader storico del sindacato Solidarnosc, al convegno promosso dal Centro culturale Francesco Luigi Ferrari in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, domani giovedì 24 novembre 2011 alle 10 all’Auditorium Marco Biagi (largo Marco Biagi 10 a Modena). Sarà presente anche il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni.

Lech Walesa ha recitato un ruolo fondamentale nell’opposizione al regime filosovietico polacco, determinandone la crisi; fu insignito del Premio Nobel per la pace nel 1983 e, in seguito alla caduta del muro di Berlino, nel 1990, assunse il ruolo di Presidente della Repubblica, carica che mantenne per cinque anni, fino al 1995.

«È stato a capo di un movimento che di fatto ha cambiato il volto della Polonia e dell’Europa. Per questo abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza – spiega il presidente del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari, Gianpietro Cavazza –. Se l’indignazione è fine a se stessa non porta da nessuna parte. Se invece gli “indignados”, di cui tanto si parla in queste settimane, che già negli intenti si rivolgono ai più deboli e ai più bisognosi, saranno in grado di unirsi, di abbandonare i personalismi e in sostanza di vivere pienamente la solidarietà, allora la protesta potrà portare frutti e soprattutto potrà far cambiare stili di vita anche a quell’1% di cui ci si lamenta. La solidarietà, l’amore e la passione che hanno accompagnato l’impegno e la vita di Francesco Luigi Ferrari nei primi anni del 900 e di Lech Walesa negli anni 90, dimostrano che è possibile trasformare il mondo».

Il convegno di domani fa parte del progetto “Il potere dell’amore” per il 75° anniversario della morte di Francesco Luigi Ferrari, protagonista significativo della scena politica, sociale e culturale italiana ed europea nei primi decenni del Novecento. Porterà un saluto anche il vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Massimo Giusti.