Nei prossimi giorni è previsto l’arrivo di 17 nuovi agenti presso la casa circondariale di Sant’Anna. “Ciò significa che le mobilitazioni messe in atto neei mesi scorsi e i continui appelli presso il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria hanno riscosso l’auspicata attenzione” affermano con soddisfazione i sindacalisti di polizia penitenziaria Vincenzo Santoro e Franco Finocchio FP/Cgil, Raffaele Mininno UilPolpen, Leonardo De Troia Sinappe e Antonino Iachetta Cnpp.
Certamente con l’arrivo dei nuovi poliziotti non si risolveranno però gli annosi problemi di organico esistenti presso l’istituto di reclusione modenese, visto che a fronte di una capacità ricettiva di 220 detenuti (con una tolleranza massima di 400 persone, che rappresenta anche l’attuale affluenza), sono presenti 165 poliziotti compresi quelli preposti ai servizi di traduzione dei detenuti, mentre sarebbero previsti 221 agenti.
“Ovviamente con questi numeri – aggiungono i sindacalisti – è ancora improponibile qualsiasi apertura del nuovo padiglione ormai completato e che potrà essere utilizzato solo con l’arrivo di un numero di poliziotti adeguato al rispetto delle regole esistenti, altrimenti sarà violato ogni standard di sicurezza (come fino ad oggi è stato), nonostante le promesseche venivano irresponsabilmente fatte da alcuni parlamentari che sostenevano il Governo dimissionario”.
“Per quanto ci riguarda – affermano i sindacalisti – continueremo a insistere nella nostra opera di sensibilizzazione verso il ministero dellaGiustizia affinché la casa circondariale modenese possa essere dotata di un numero di poliziotti adeguato, ma soprattutto che si possa avviare una procedura di trasferimento dei detenuti in sovrannumero rispetto a quelli previsti, visto che il padiglione che ospita i detenuti presenta una serie di problemi che ne condizionano fortemente l’agibilità”.
“Solo se vi saranno tutte le garanzie di adeguamento di organico di polizia penitenziaria – concludono i sindacalisti – si potrà prendere in esamel’eventuale proposta di apertura del nuovo padiglione”.
Scelte diverse determineranno pesanti ricadute sulla sicurezza all’interno dell’istituto di reclusione, ma peggio ancora sulla sicurezza della nostra città.