(Adnkronos Salute) – In tempi di critiche e bassa considerazione dell’Italia in Europa, il Bel paese si prende una piccola rivincita risultando, secondo l’indagine dell’Eurostat condotta tra il 2008 e il 2009, il meno soggetto all’obesità: solo 9,3% delle donne e 11,3% dei maschi over 18, in forte sovrappeso.

Meglio hanno fatto solo i Romeni (rispettivamente 8% e 7,6%). In testa alla classifica dei più ‘ciccioni’ tra i 19 Stati dell’Ue, c’è il Regno Unito, con il 23,9% delle donne (22,1% uomini) e Malta con il 24,7% degli uomini e 21,1% delle donne. Percentuali basse di obesità tra i due sessi sono state osservate anche in Bulgaria (11,3% donne e 11,6% uomini) e Francia (rispettivamente 12,7% e 11,7%). Il fascino delle donne dell’Est sembra incrinarsi se si leggono i dati dell’obesità nel ‘gentil sesso’ in Lettonia (20,9%) ed Estonia (20,5% nel 2006). Mentre in Ungheria (21,4%) e Repubblica Ceca (18,4%) sono gli uomini ad aver un girovita troppo largo.

Un aspetto che se trascurato, insieme ad uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata, può trasformarsi in un fattore di rischio per l’infarto, alcuni tipi di tumori e per il diabete. Secondo l’indagine Eurostat, che ha preso in esame l’indice di massa corporeo (Bim) come indicatore dell’obesità, la quota di persone in sovrappeso aumenta con l’età. Per il sesso forte la bilancia diventa un problema sistematico dopo i 65 anni. Mentre, soprattutto nelle donne, l’obesità legata ad un basso livello d’istruzione. “Per gli uomini il modello è leggermente diverso – si legge nella ricerca – in 8 degli Stati membri, la più alta percentuale di maschi in sovrappeso si osserva in quelli con più scarso livello di istruzione. Mentre in 6 Paesi in quelli con un livello medio e in altri 4 è stato registrato in persone con un alto livello”.