La Direzione provinciace del Pd di Reggio Emilia, a seguito della relazione del segretario provinciale e del dibattito scaturito, ha condivisto l’assunzione di responsabilità del Partito Democratico a sostegno del Governo Monti “senza giri di parole, senza asticelle e paletti temporali”.
Un Governo che sosterremo – si legge nel documento firmato dalla Direzione – con l’orgoglio delle nostre idee e la bussola delle nostre proposte, supportandolo nei confronti di chiunque proverà a scaricare su di esso responsabilità che non gli appartengono, come ha dichiarato il segretario Pierluigi Bersani a nome del Partito Democratico in sede di votazione alla Camera.
La Direzione sottolinea l’importante ruolo che il Partito Democratico, guidato dal suo segretario nazionale Pierluigi Bersani, ha avuto nel creare le condizioni di questa svolta per salvare l’Italia dal precipizio. Il PD, con grande senso di responsabilità, ha scelto per il bene dell’Italia.
Un ringraziamento al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, guida salda del Paese, sempre più vicino al cuore di tutti gli italiani. Infine, la Direzione riconosce il ruolo esercitato dall’Europa come soggetto concorrente nel determinare le condizioni che hanno portato il nostro Paese alla svolta e alle dimissioni di Berlusconi. E riconosce altresì che solamente insieme agli altri paesi europei, si troverà la soluzione a questa crisi.
Il Governo Monti ha oggi il compito di ricucire l’Italia per un futuro all’altezza della sua storia e che prioritariamente:
1) Restituisca al nostro Paese il ruolo ed il rispetto all’interno della comunità internazionale e nelle sedi dell’Unione Europea, insieme agli altri paesi europei per rilanciare lo spirito europeista di cui l’Italia vuole essere protagonista.
2) Adotti, nel rispetto della stabilità dei conti e della loro piena trasparenza, provvedimenti volti a centrare gli obiettivi richiesti dall’UE, impegni precisi e rapidi per scongiurare i rischi di default a cui ci ha esposto la fallimentare esperienza del governo di centrodestra.
3) Persegua contemporaneamente obiettivi di equità e crescita, che facciano “pagare chi non paga mai”, mettendo al centro della propria azione una lotta strutturale all’evasione fiscale e modulando gli interventi fiscali a svantaggio dei capitali improduttivi, dei redditi più alti, delle rendite patrimoniali e finanziarie e favorendo invece l’impresa e il lavoro.
4) Restituisca autonomia agli Enti Locali, assegnando loro il ruolo di ulteriori soggetti promotori di crescita economica e di ripresa sul territorio, anche attraverso propri investimenti.
5) Approdi a riforme del sistema politico a partire dalla riduzione del numero dei parlamentari, dal abolizione dei vitalizi, dalla lotta ai privilegi, sino alla costruzione di una nuova legge elettorale, elemento fondamentale per ridare ai cittadini la possibilità di scelta nell’eleggere i propri rappresentanti in Parlamento.