“L’Amministrazione non ha nulla da nascondere nella programmazione e controllo della gestione dei rifiuti, lo dimostrano gli otto incontri della Commissione sull’inceneritore che si è svolta da marzo a novembre di quest’anno alla presenza di numerosi autorevoli esperti. Ho inoltre presentato le politiche di gestione integrata dei rifiuti in pubbliche assemblee organizzate nelle quattro Circoscrizioni e le stesse informazioni sono disponibili sul sito Ambiente del Comune di Modena”.

E’ la risposta che l’assessore comunale all’Ambiente Simona Arletti ha dato ieri, lunedì 28 novembre, in Consiglio comunale all’interrogazione, trasformata in interpellanza, del consigliere di Modenacinquestelle.it Vittorio Ballestrazzi relativa ai lavori della Commissione sull’inceneritore.

Il consigliere con l’interrogazione, presentata il 27 giugno, chiedeva se l’Amministrazione aveva intenzione di contattare gli esperti per farli parlare in Commissione prima di dare il parere sulla terza linea. “I consiglieri non hanno potuto ascoltare per tempo gli esperti sull’impatto per la salute dei residenti delle zone circostanti l’impianto. Il Consiglio comunale non è quindi stato messo nelle condizioni di essere informato di quanto stava accadendo in città”, ha spiegato Ballestrazzi illustrando l’interrogazione.

L’assessore Arletti ha ripercorso i vari incontri della Commissione relativi all’intero ciclo dei rifiuti: dallo smaltimento, riciclo e rigenerazione alle diverse esperienze cittadine di gestione, dalla modifica all’autorizzazione integrata ambientale relativa all’impianto di termovalorizzazione di via Cavazza allo studio di fattibilità per la raccolta differenziata porta a porta. E ancora, dalla proposta relativa alla gestione dei rifiuti a Modena all’impatto per l’ambiente e per la salute dei cittadini dei termovalorizzatori e allo studio di fattibilità per la raccolta differenziata porta a porta. “Mi pare che questi incontri siano sufficienti a dimostrare che non c’é nessuna intenzione di nascondere alcunché e non mi pare ci siano state portate evidenze che possano destare preoccupazione”.

Il capogruppo del Pd Paolo Trande ha evidenziato che si rischia di confondere il percorso voluto in Consiglio comunale per accompagnare la decisione sul Piano provinciale per la gestione dei rifiuti con la decisione assunta a settembre dal sindaco come autorità sanitaria riconosciuta dalla legge. “Sono questioni diverse – ha detto – e Pighi non era tenuto al passaggio in Consiglio per esprimere il proprio parere”.

Nella replica, Ballestrazzi ha sottolineato che il percorso in Commissione c’è stato, “però l’incontro su salute e inceneritore è arrivato due mesi dopo rispetto a quando il sindaco ha espresso il parere”. Il consigliere ha inoltre richiamato lo studio “Moniter” della Regione Emilia-Romagna, “che ha riscontrato un aumento delle nascite pre-termine e un incremento dell’abortività per chi vive vicino all’inceneritore”.

Ha chiuso il dibattito l’assessore Arletti che ha invitato il consigliere “a fare più attenzione a ciò che dice, visto che sulla Commissione ha dichiarato cose false. L’aumento contenutissimo delle nascite pre-termine non si traduce in situazioni preoccupanti a livello di salute e non è vero che c’è stato un aumento di abortività”. Arletti ha inoltre sottolineato che in Commissione non sono emersi elementi di preoccupazione e che nel parere del sindaco sono state riprese molte delle garanzie richieste da Usl e Arpa.