Dal maggio scorso è sospeso l’accordo di programma in provincia di Modena che consentiva alle aziende agricole di conferire presso le stazioni ecologiche, ed in ogni altro centro di raccolta sul territorio, i rifiuti agricoli.

“Con l’introduzione del provvedimento governativo chiamato Sistri, il sistema di rintracciabilità elettronico dei rifiuti, le imprese non possono più usufruire di questo servizio che consentiva di smaltire nel modo corretto e senza appesantimenti burocratici i rifiuti agricoli – osservano le associazioni agricole Cia, Copagri, Coldiretti e Confagricoltura di Modena -. Purtroppo ora le imprese sono costrette ad attendere indirizzi normativi certi per potere smaltire buona parte dei rifiuti accumulati durante l’attività di impresa (ad esempio contenitori vuoti di fitofarmaci e concimi)”. Questa situazione si protrae da ormai da sei mesi e il rischio è che venga vanificato lo sforzo fatto negli ultimi anni dagli agricoltori e dal Consorzio fitosanitario provinciale che avevano sempre smaltito in modo corretto i rifiuti con vantaggi notevoli dal punto di vista ambientale. “E’ inconcepibile – aggiungono le associazioni – come il legislatore non riesca a cogliere la diversità sulla gestione dei rifiuti di un’azienda agricola da quella di una grande azienda o industria con volumi di produzione e residui evidentemente non paragonabili tra loro in termini di quantità. Di fatto la normativa impone gli agricoltori di dotarsi di strumentazioni e apparecchiature pensate per grandi complessi produttivi, con costi insostenibili e non giustificati visti i ridotti volumi. Auspichiamo – concludono le associazioni – che in Regione Emilia Romagna vi sia questa sensibilità e che quanto prima venga emanato un provvedimento in grado di ripristinare un sistema (quello dell’accordo di programma) collaudato, semplice, e che, soprattutto, ha sempre garantito trasporto e smaltimento in modo corretto e sicuro”.

Nel frattempo l’indicazione data agli agricoltori è quella di stoccare i rifiuti in azienda, fino a nuove disposizioni.