Con il recital “Addio, mia bella addio”, previsto venerdì 16 dicembre alle ore 21 al Palaforum di Cavola di Toano, il coro Vocilassù di Toano risponde al presidente Giorgio Napolitano. Che, di recente, in merito ai pochi dissensi sulle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, ha dichiarato: “Le manifestazioni per il centocinquantenario hanno fatto emergere ‘una somma di memorie famigliari e di storia locale. Sono venute fuori cose che da qualcuno erano state anche rimosse”.

“Tra esse – spiegano dal Coro Vocilassù – la commovente storia del Battaglione universitario toscano che nel 1848 attraversò l’Appennino reggiano per raggiungere il campo di battaglia a Curtatone e Montanara, dopo avere ricevuto in dono il tricolore a Reggio Emilia. Nel corso dello spettacolo, con le note del fisarmonicista Lorenzo Munari, e i canti del Coro Vocilassù, la regia di Ubaldo Montruccoli ha previsto proprio la lettura, da parte dell’attrice Elisa Montruccoli, di lettere autografe che pochissimi conoscono. “Studenti del Nord – spiega il coro diretto da Armando Saielli – che in molti casi non fecero ritorno. Credevano nell’Italia e, come afferma Napolitano, non è un caso se ancora oggi pochi la cambierebbero come Patria. E nell’anno delle celebrazioni che va concludendosi è significativo che quasi nulle sono state le contestazioni e le polemiche. Ci sono storie, Presidente, che davvero hanno fatto grande l’Italia e che, oggi, meritano di essere ricordate”.

Il recital, che giunge alla sua quarta replica, è una produzione del Coro Vocilassù, gode del patrocinio del Comune di Toano, e sarà proposto in collaborazione con la Pro Loco di Cavola, assieme alla Banca di Cavola e Sassuolo. L’ingresso è libero.

Nello spettacolo si alternano musica, azioni sceniche, recitazione, letture e canto corale. Parte dei canti del recital sono dell’epoca risorgimentale, legati al periodo unitario e tutti popolari o d’autore.

Il coro Vocilassù, però, non è riuscito a coronare un desiderio: “Proporre questo spettacolo nella capitale e nella Città del Tricolore”. Di qui l’appello: “Chi volesse scoprire una storia ‘diversa’ salga a Cavola venerdì”.