Nel mattinata di oggi, gli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione di Polizia Stradale di Reggio Emilia, dopo diversi riscontri ed accertamenti hanno proceduto a denunciare – in stato di libertà – un cittadino reggiano, trentacinquenne residente in provincia, tale S.A. , per i reati di falsità e contraffazione di atti pubblici, commessi da privato (Art.476 e 482 cp) .
La furbizia , infatti, dell’incauto protagonista della vicenda, alla lunga non lo ha ripagato degli artifizi posti in essere per contraffare un certificato di proprietà – di un veicolo commerciale – oggetto di una serie di passaggi e trascrizioni di vendita, in queste ore ancora sotto la lente di ingrandimento degli Agenti della POLSTRADA di viale Timavo.
Un furgonato Fiat , infatti, a gennaio di quest’anno, rimaneva coinvolto, a Reggio città, in un incidente stradale che richiedeva l’intervento – per i rilievi di rito – della Polizia Stradale .
Gli esiti, nonché le contestazioni verbalizzate dagli Agenti , venivano notificati, poi, a procedura conclusa , nel giugno di quest’anno, ad una Società che si occupa di sicurezza privata, avente sede nel parmense. La predetta impresa – confrontati gli atti e le date del sinistro stradale – denunciava , a questi uffici di essere entrata in possesso del mezzo, solo successivamente ai fatti contestatigli , avendo acquistato il veicolo commerciale ad aprile scorso.
Gli investigatori della Specialità, dunque acquisiti gli atti presso il P.R.A. (pubblico registro automobilistico ) scoprivano l’esistenza di una stipula di vendita autenticata già a dicembre del 2010, ma depositata per la registrazione nell’aprile dell’anno in corso. Tale discrasia ed incoerenza, faceva emergere all’attenzione ed esperienza investigativa degli Agenti della Polizia Stradale di viale Timavo l’ingegnosa trovata del denunciato; A.S. infatti , recuperando una stipula concordata sullo stesso veicolo nel 2010 ed originariamente autenticata – ma non andata poi a buon fine al momento del saldo – ha ben pensato di “correggere manualmente” alcuni dettagli dell’atto – aggiornandolo e successivamente depositandolo per la registrazione con il nuovo proprietario, evidentemente ignaro dei passaggi precedenti, nonché estranea ad ogni vicenda e responsabilità precedente.
Gli investigatori, scoperto l’espediente, oltre a denunciare il responsabile del reato di falsificazione, stanno accertando ogni eventuale ulteriore passaggio o riflesso dell’artifizio posto in essere.