Con l’approvazione delle proposte di legge sulla riorganizzazione del sistema regionale della aree protette e dei siti della Rete Natura 2000 e istituzione del Parco regionale dello Stirone e del Piacenziano”, presentato dalla Giunta; e quello su “Istituzione del Parco regionale fluviale del Secchia”, firmato dai consiglieri del Movimento 5 Stelle Defranceschi Meo (Verdi), Naldi (Sel), Sconciaforni (Fds) Moriconi (socialisti) la nostra Regione è riuscita a fare un importante passo in avanti per la tutela del proprio territorio e mettere le basi per uno sviluppo economico sostenibile sia nell’area del Secchia.

 Ricordiamo che il Parco interesserà ben 17 Comuni della provincia di Modena e Reggio Emilia che del territorio della Provincia di Piacenza con il parco dello Stirione e del Piacenziano . L’istituzione del Parco Regionale del Secchia, che includerà anche le aree della Corte Ospitale e di Palazzo Rainusso permetterà di preservare tutta l’area dalla cementificazione di 16.000 metri quadrati programmata oltre dieci anni fa da una passata giunta del Comune di Rubiera. E’ una battaglia portata avanti con forza dal Movimento 5 Stelle che viene vinta grazie alla collaborazione di altri consiglieri che si sono mostrati sensibili sul tema.

A favore si sono espressi 29 consiglieri regionali (maggioranza e Movimento 5 Stelle), mentre 16 sono stati i contrari di Pdl, Lega e Udc, 1 astenuto.

Ai consiglieri regionali come Filippi (Pdl) che hanno insuinato come l’istituzione del Parco del Secchia farebbe “perdere posti di lavoro” (casualmente la stessa posizione della lobby dei cavatori di ghiaia), ricordiamo che la tutela dei beni comuni e del territorio viene prima di tutto e le sue accuse sono false. Il parco prevede già una tutela degli interventi già programmati secondo la legge, ma non permetterà più che il Secchia sia considerato “cosa loro” da parte delle lobby dei cavatori di ghiaia. Il consigliere Filippi conosce parole come sviluppo sostenibile e tutela del territorio ? Sa quanto costa alla collettività riparare i danni come ponti e strade crollati a causa della predazioni di ghiaia nei fiumi e torrenti ? Parliamo di milioni di euro. A chi critica rispondiamo inoltre che tra l’altro la tutela di queste aree puo’ avere un vantaggio per l’agricoltura. Esistono ad esempio diversi progetti finanziati dall’Unione Europea proprio per coltivazioni tipiche e di qualità svolte all’interno di aree naturali protette come i parchi, o il recupero di siti rurali.

(Andrea Defranceschi, capogruppo Movimento 5 Stelle-beppegrillo.it)