In questi giorni la vicenda della contestazione disciplinare prima, e successivamente del licenziamento comminato ai lavoratori di SGP ha occupato le pagine dei giornali locali.

A questo proposito riteniamo utile fornire alcuni elementi che contribuiscano a chiarire i fatti e ad inquadrare nei giusti termini tutta la vicenda.

La FP/Cgil ha assistito i tre lavoratori inizialmente licenziati in tutto il percorso disciplinare. La contestazione che SGP ha rivolto ai lavoratori non ha mai riguardato le ore di straordinario. I lavoratori hanno sempre lavorato correttamente, non hanno mai manomesso il cartellino marcatempo.

Non siamo di fronte a dei ladri di ore e di stipendio. Si sono sempre puntualmente presentati sui luoghi di lavoro.

Tutta la contestazione verteva sugli incentivi dei turni di disagio così come previsti dall’allegato H del Contratto Decentrato del Comune di Sassuolo.

Lo ripetiamo una volta per tutte non è stato mai gonfiato l’orario di lavoro!

Il 22 dicembre si è svolto l’incontro tra i lavoratori, FP/CGIL e gli amministratori del Comune di Sassuolo e di SGP, incontro che si è concluso con un accordo che ha riconosciuto per i lavoratori “lo spirito di buona fede dimostrato” e che hanno agito “senza il fine specifico di avere un ingiusto vantaggio economico e/o arrecare danno ad SGP”.

Sulla base di ciò, SGP integrerà la precedente segnalazione alla Procura della Repubblica. L’azienda Li ha quindi reintegrati nel posto di lavoro somministrando una sanzione alternativa consistente nella sospensione di 10 giorni e recuperando le somme che si ritengono impropriamente percepite riferite non agli straordinari, ma ai turni di disagio del citato allegato H.

A onor di cronaca evidenziamo come tali somme ammontino a circa 4.800 euro lordi complessivi per tutti i lavoratori coinvolti per il periodo contestato, secondo semestre 2010-primo semestre 2011.

I licenziamenti, intimati il 13 dicembre, sono stati subito impugnati ritenendoli sproporzionati ed ingiusti rispetto alla rilevanza della contestazione. Ci teniamo a sottolineare come la disponibilità alla restituzione dei turni che SGP riteneva percepiti in eccesso era stata già segnalata nelle giustificazioni fornite dai lavoratori il 1° Dicembre.

Reintegrando i lavoratori, SGP e il Comune hanno riparato alla grossa ingiustizia commessa, anche alla luce dell’ottimo curriculum lavorativo degli operai: in tanti anni di servizio mai un richiamo o una contestazione, anzi ancora recentemente erano stati ringraziati dall’Amministrazione per l’impegno profuso nelle manifestazioni estive e nel Festival Filosofia.

Chiusa questa vicenda, ci sono però alcune riflessioni e domande che vorremmo rivolgere al Comune di Sassuolo.

Ogni anno nei comuni della provincia vengono discusse decine di contestazioni disciplinari: nemmeno una arriva alla stampa, per il semplice fatto che si tratta di atti classificati con protocollo riservato. In questo caso stranamente, prima ancora che venissero formalmente notificati i provvedimenti ai lavoratori la notizia era su tutti i giornali. A questo punto ci chiediamo e chiediamo a SGP e al Comune di Sassuolo: esiste un dovere di riservatezza del datore di lavoro? Non hanno nulla da dire Comune e SGP rispetto al fatto che atti riservati dell’Amministrazione siano diventati pubblici arrecando grave danno ai lavoratori interessati presentati come fossero ladri di polli? Se questo è il modo di difendere e valorizzare i lavoratori che ogni giorno intervengono per risolvere i problemi dei cittadini, stiamo freschi!

Inoltre, ingigantendo questa vicenda con addirittura la segnalazione di reato fatta nei confronti della Procura, si fornisce un’immagine distorta di SGP, quasi che fosse popolata da lavoratori perdigiorno, fannulloni e indisciplinati. In SGP non esiste nessun problema di natura disciplinare, esiste invece un grosso problema organizzativo. Forse ci si illude che utilizzando il bastone nei confronti dei lavoratori si supplisca ai problemi organizzativi.

A nome dei lavoratori ringraziamo, infine, tutti i loro colleghi di SGP e del Comune di Sassuolo che in questi giorni hanno testimoniato Loro vicinanza e disgusto per come sono stati trattati in questa vicenda.