Rivolgo il mio augurio personale ed a nome dell’Amministrazione comunale di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti i cittadini di Formigine. L’avvicinarsi del Santo Natale e del Nuovo Anno sollecitano tutti noi a stilare un bilancio, ripercorrendo idealmente la memoria dei giorni dell’anno che sta finendo.

Viviamo un periodo storico costellato da una grave crisi economica e sociale, da ferite dolorose che, ben lungi dall’essere rimarginate, impongono ad ognuno di noi attenzione, vigilanza e impegno costante. Le festività natalizie sono il momento in cui si celebrano i valori della fratellanza e dell’attenzione all’uomo e alle sue necessità. Questi sono i principi a cui ci ispiriamo anche nelle scelte amministrative, per riuscire a dare risposte concrete ai bisogni dei formiginesi, creando nuove occasioni di socializzazione, di sviluppo culturale, sociale ed economico. Questo periodo dell’anno esalta poi il ruolo della famiglia: la nostra comunità può essere letta anche come una è grande famiglia, che deve “aver a cuore” tutti, soprattutto quelli che pagano maggiormente lo stato di difficoltà e la solitudine. Questo è anche tempo di bilanci. Formigine ha confermato anche nell’anno che si chiude la sua forte attrattività, dovuta all’alta qualità che tutti ci riconoscono. Dal quadro demografico, emerge ancora una volta una comunità giovane, vivace e dinamica. Concorrono alla percezione che nel nostro comune si viva bene i servizi che fino ad oggi continuiamo a garantire, nonostante le difficoltà dovute alla crisi economica e della finanza pubblica, una coesione sociale mantenuta alta anche grazie al forte associazionismo, un senso diffuso del rispetto delle regole e dell’ordinata convivenza civile. Dobbiamo continuare ad impegnarci per cercare di creare prospettive future alle giovani generazioni, che qui rappresentano una percentuale importante della popolazione, perché i nostri ragazzi possano realizzare sogni che siano all’altezza dello loro aspirazioni.

Per il 2012, l’auspicio è che il desiderio di fare comunità si rafforzi ancor più nella ricerca e nell’affermazione della mutua convivenza, del mutuo aiuto, dell’accoglienza, del sapere ascoltare l’altro che è vicino a noi. Nei momenti di forte difficoltà, si possono cogliere opportunità insperate, rafforzando ulteriormente, nella nostra comunità, la capacità di collaborare, di costruire rapporti basati sulla fiducia e sul dialogo tra persone, istituzioni, associazioni e gruppi, uniti tutti dalla volontà di lavorare per il bene comune. Formigine è una realtà di comunità già forte e coesa e questi elementi possono aiutare molto, non solo ad affrontare la crisi ma anche a trovare gli strumenti per superarla. Però è necessario un nuovo e forte impegno per affrontare problemi nuovi e vecchi che si acuiscono. Penso al fronte del credito per la tenuta e il rilancio della piccola e media impresa, penso al tema della formazione e riqualificazione professionale delle persone espulse dal lavoro, dando la possibilità di un aggiornamento, di una nuova specializzazione delle proprie competenze a lavoratori in cassa integrazione o in mobilità. Penso all’esigenza indilazionabile di garantire ai Comuni le risorse per sostenere interventi di rilancio territoriale dal punto di vista dell’innovazione e delle infrastrutture. I cantieri di opere pubbliche sono in questo momento tra i pochi “investimenti sul futuro” e fonte, anche attraverso l’indotto, di nuovo lavoro. In questo senso sottolineo l’importanza di un cantiere importante che porteremo a termine nel 2012 con l’inaugurazione della nuova scuola primaria del capoluogo. Non dobbiamo dimenticare che al centro di questa complessa fase congiunturale ci sono persone con competenze, con capacità, con una cultura del lavoro e del fare impresa che sono il vero patrimonio che ci ha portato ad essere uno dei territori più avanzati per benessere e qualità di vita a livello provinciale e regionale. E’ questo il patrimonio da non disperdere e sul quale dobbiamo investire, guardando al futuro. E’ questo quello dobbiamo continuare a fare, insieme, come comunità.