(Adnkronos) – Il crollo dei consumi che ha segnato il Natale 2011 getta le sue ombre anche sulla notte di San Silvestro. Se gli italiani, alle prese con la crisi, hanno stretto la cinghia spendendo meno in regali e doni da mettere sotto l’albero, per l’ultimo dell’anno “certo non saranno disposti a fare follie”, riflette Primo Mastrantoni, presidente dell’Aduc. Così, per la notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio, si profilano “cenoni meno ricchi e locali con coperti destinati a restare vuoti”.
A risentire di più della contrazione dei consumi, “saranno soprattutto loro: ristoratori e proprietari di locali – spiega all’Adnkronos il presidente dell’Aduc – Piuttosto che spendere almeno cento euro a persona, infatti, tanti italiani opteranno per il capodanno in casa o nelle piazze. Chi non risente ancora della crisi teme i mesi che verranno, per questo tante formiche hanno preso il posto delle cicale e puntano al risparmio”.Anche i look per l’ultima notte dell’anno saranno studiati con un occhio attento al portafoglio. “Scarpe, vestiti, maglioni – elenca Mastrantoni – saranno in tanti a indossare qualcosa che si ha già nell’armadio piuttosto che correre a fare shopping”. La prova, secondo il presidente dell’Aduc, “arriva anche dall’anticipo di saldi di questi giorni: non si sono certo formate le file davanti ai negozi”. Contrazione dei consumi anche a tavola, con cenoni meno ricchi. A partire dalle tovaglie e dagli accessori per addobbare la tavola, fino ai piatti per accompagnare le ultime ore del 2011.
“Gli altri anni – ricorda Mastrantoni – stilavamo una lista della spesa per offrire un cenone che non costasse più di 11-12 euro a persona. Quest’anno non abbiamo avuto questa accortezza: non ce n’è bisogno – riflette – quando la crisi incalza la gente sa bene dove risparmiare, non dobbiamo certo indicare noi la via”.Così, per tagliare le spese, “gli italiani approfitteranno delle offerte, rinunceranno alle grandi marche e muteranno alcune portate, sostituendo piatti più ricchi con altri più modesti ma comunque gustosi”. Il consiglio, poi, “è di dire addio allo champagne, e optare per spumanti e prosecchi. Se ne trovano anche di buona qualità a ottimo prezzo, e le bollicine non sono certo prerogativa dello champagne”.Più casa, poi, e meno vacanze, mentre per chi non rinuncia al viaggio “i lunghi soggiorni vengono sempre più spesso sostituiti da vacanze ‘mordi e fuggi'”. La speranza, infine, è che non tutti i mali vengano per nuocere. “Si spera che i botti e i petardi dell’ultimo dell’anno – sottolinea infatti Mastrantoni – subiscano una flessione. Ma certe abitudine, soprattutto nel sud d’Italia, sono dure a morire. Nonostante la crisi”.