Nuovi mezzi e tecnologie per la sicurezza e la Polizia locale, formazione per amministratori e imprenditori sulla legalità e il contrasto alla mafia, incontri con gli studenti e interventi per recuperare edifici sottratti alla criminalità.
E’ un vero e proprio antivirus quello che viene lanciato dalla Regione in tutte le province, contro l’illegalità e all’insegna del sostegno alla società sana e per un futuro più giusto.
Quasi due i milioni di risorse regionali messi a disposizione nel 2011 dalla Giunta per 67 progetti (di cui 14 nella provincia di Modena, due dei quali a Sassuolo) per la sicurezza urbana e la lotta all’infiltrazione mafiosa in Emilia-Romagna, mentre all’inizio dell’anno prossimo saranno approvati altri 8 progetti (di cui 1 a Modena) per un totale di ulteriori 148.088 euro.
“Si tratta di interventi ampi che riguardano tutta la regione”, ha sottolineato la vicepresidente e assessore regionale alle Politiche per la sicurezza Simonetta Saliera. “Ci sono progetti per la sicurezza locale e per rendere sempre più efficace il servizio della Polizia locale e, sul versante della prevenzione all’infiltrazione mafiosa, a pochi mesi dall’approvazione della legge regionale, finanziamo e sosteniamo iniziative per creare una forte cultura della legalità per giovani, imprenditori, amministratori, docenti e mondo del volontariato e far sì che possano riconoscere per tempo il linguaggio e i meccanismi che il crimine organizzato utilizza nella nostra regione, per reagire insieme e rafforzare i nostri anticorpi”.
Nel dettaglio si tratta di 38 iniziative per la sicurezza e la Polizia locale (7 le intese siglate con gli enti locali e 31 i progetti realizzati direttamente da Comuni, Unioni e Province) e di 29 interventi in attuazione della legge regionale 3/2011 che prevede le misure a sostegno della cultura della legalità e per la prevenzione dei fenomeni mafiosi (21 le intese firmate con enti locali, scuole e università e 8 i progetti gestiti da associazioni). Tutti gli accordi di programma e i protocolli di intesa con gli enti locali prevedono la realizzazione di attività cui la Regione partecipa direttamente, non solo con il contributo finanziario ma anche con competenze tecniche e di progettazione. Si tratta, quindi, di attività cogestite in tutte le fasi della realizzazione.
I progetti realizzati nell’ambito della nuova legge 3 hanno tutti un denominatore comune: la prevenzione. Tra gli interventi, una nuova “casa della legalità” al centro di un quartiere dove si sta ricomponendo un nucleo familiare con trascorsi di coinvolgimento nella criminalità mafiosa e una serie di iniziative pensate per i giovani: quasi 20.000 gli studenti – dalle scuole medie all’università – direttamente coinvolti in progetti scolastici antimafia, (con incontri e confronti che prevedono anche l’uso di nuove tecnologie e social network) e quasi 500 i giovani che potranno visitare terre e beni confiscati alla mafia in Emilia-Romagna e in altre regioni. Alcune centinaia sono poi le iniziative culturali e i seminari proposti alle comunità, 5 i corsi di formazione specialistica per operatori delle imprese e degli enti pubblici (con circa 4000 persone coinvolte). E ancora, progetti per la costituzione di osservatori provinciali e comunali e due rilevanti progetti per il recupero di beni confiscati. Attraverso questi accordi e progetti, una serie di iniziative saranno realizzate in tutta la regione coinvolgendo oltre 200 enti locali (Province, Comuni e Unioni di Comuni).
A questo nuovo fronte di attività si affianca l’impegno nel campo della sicurezza urbana, della prevenzione e del sostegno all’attività della Polizia locale. I 38 nuovi progetti, che saranno realizzati nel 2012, si aggiungono a quelli già approvati nel corso di oltre 10 anni e portano il numero complessivo delle iniziative sostenute dalla Regione in materia di sicurezza e polizia locale a oltre 600.
Tra le iniziative per la sicurezza, a fianco dei più tradizionali interventi di controllo del territorio con il rafforzamento della videosorveglianza e il sostegno al lavoro e alla qualificazione della polizia municipale, sono stati finanziati progetti per la diffusione dell’applicazione del Rilfedeur (un sistema per la rilevazione del disordine urbano, già in uso in circa 50 comuni e province, che consente di velocizzare la rilevazione e la risposta alle richieste dei cittadini e che sarà applicato in altri 20 comuni) e progetti di monitoraggio dei risultati ottenuti dalla Polizia locale sia attraverso Rilfedeur sia grazie all’utilizzo delle videocamere.
A questo insieme di attività già approvate dalla Giunta si aggiungerà nei prossimi mesi una seconda tranche di progetti, da realizzare con accordi e protocolli, che ha già superato una prima fase di condivisione con la Regione. Si tratta di 8 progetti che saranno realizzati con Provincia di Modena, Provincia Bologna (insieme al Comando regionale dei carabinieri e al Comune di Bologna), Camera di Commercio di Reggio Emilia, Comune di Ferrara, Provincia di Parma, Università di Bologna e Provincia di Rimini.
I PROGETTI REALIZZATI A SASSUOLO
Interventi per la promozione della cultura della legalità e la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa (l.r. 3/2011)
“Educazione alla legalità e alla cittadinanza consapevole”
L’Istituto professionale di Stato per i Servizi commerciali e turistici ‘Elsa Morante’ prevede laboratori in classe e 7 incontri con esperti sul tema delle mafie per 350 studenti, che visiteranno un bene confiscato alla mafia in regione e parteciperanno alla Giornata nazionale in ricordo delle vittime della mafia promossa da Libera il 21 marzo.
Saranno, inoltre, realizzati un “Diario della legalità”, un dvd e uno spot radiofonico.
La Regione partecipa al progetto con un contributo di 4.200 euro, a fronte di un costo totale di 6 mila euro.
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Interventi per la sicurezza e la Polizia locale (l.r. 24/2003)
“Sassuolo più sicura e più vivibile”
Sistemi di videosorveglianza e controllo dei parchi e luoghi di aggregazione. Questi interventi – finanziati dalla Regione con un contributo di 17.600 per spese di investimenti e 8.800 di spesa corrente – saranno affiancati da percorsi di educazione alla legalità sviluppati con le scuole e da corsi di formazione per il personale della Polizia locale.
Il costo totale del progetto è di 204.950 euro.