(Labitalia) – Sindacati pronti al confronto. Questo il commento delle maggiori organizzazioni sindacali dopo le parole del premier Monti “La Cgil è pronta ad un confronto serio col governo che riguardi l’insieme dei provvedimenti per la crescita”. Così dai piani alti di Corso d’Italia si commentano a caldo le parole del Presidente del Consiglio. Certamente, però, aggiungono dal sindacato, “dopo le decisioni unilaterali del governo sulle pensioni e i problemi che sul tema restano ancora aperti, il confronto non si presenta facile, inoltre dovrà essere un confronto vero e non condizionato dalla fretta”. Per quanto riguardo il tema del mercato del lavoro, “al centro del confronto dovranno esserci la lotta alla precarietà, provvedimenti per favorire l’occupazione giovanile e femminile, e la riforma degli ammortizzatori sociali, visto che ci troviamo di fronte ad una stagione molto difficile”La Cisl è pronta al confronto sul piano per la crescita illustrato oggi dal presidente del Consiglio Monti. Ma la Cisl chiede una concertazione vera su tutti i temi economici e sociali. La necessaria rapidità delle decisioni non può divenire un alibi per evitare il confronto con il sindacato. Non accetteremo pacchetti prefeconfezionati o ispirati da altri”. Lo sottolinea, in una nota, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. “Siamo pronti a condividere una quota di sacrifici, ma il metro dell’equità -avverte- va ricercato insieme, tra governo e parti sociali, senza fughe in avanti”.”La Uil è pronta ad affrontare con il Governo una discussione serrata per l’attuazione delle politiche necessarie a rilanciare la crescita”. Ad affermarlo in una nota è Luigi Angeletti, il segretario generale della Uil. Sino ad oggi, rileva il leader della Uil, ”cio’ non e’ ancora avvenuto. Stiamo andando, cosi’, verso una fase di decrescita perche’ abbiamo sempre evitato di affrontare temi come quelli della produttivita’, della riduzione del carico fiscale sul lavoro e delle liberalizzazioni sui quali, nel Paese, non ci sono opinioni comuni”.”Su lavoro e ammortizzatori sociali – aggiunge il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella,- siamo pronti al confronto col governo, anche se ancora scottati dalla sua incapacità di prendere le risorse là dove si trovano e di confrontarsi con il sindacato. Diventa quindi lecito dubitare, e temere, soprattutto di fronte a indicazioni nella forma molto condivisibili quali ‘superare il profondo dualismo del mercato del lavoro italiano’, perché nella realtà si potrebbero tradurre in un livellamento delle tutele e dei contratti verso il basso. A questo punto, non resta che attendere il governo alla prova dei fatti”.