Mirandola è al sesto posto, precedendo anche Milano, Firenze e Bologna, nella classifica nazionale che rileva gli indici di concentrazione, crescita e sviluppo locale high tech. La graduatoria è frutto di una ricerca (Burroni, Triglia 2010) che ha selezionato trentaquattro “sistemi locali dell’alta tecnologia” nell’ambito dei seicentottantasei sistemi locali del lavoro censiti dall’Istat. La ricerca è stata presentata nei mesi scorsi a Bologna dal Centro di Documentazione “Laboratorio Urbano”. Dall’analisi dell’indicatore complessivo di sviluppo locale nell’ambito dell’alta tecnologia (ricavato in base alla concentrazione delle unità locali high-tech, dei loro addetti e della loro crescita durante l’ultimo decennio) emerge una forte concentrazione territoriale dell’alta tecnologia in particolari aree del paese. In queste zone è presente infatti il 60% degli addetti high-tech e il 75% dei brevetti di tutto il paese. Interessante inoltre notare che in 22 dei 34 territori analizzati sono presenti sedi universitarie (65% dei casi).

«Con grande soddisfazione e fiducia – commenta Roberto Ganzerli Assessore alle Attività Produttive del Comune – rileviamo che Mirandola occupa il sesto posto in questa importante classifica. E’ la conferma che il nostro distretto, in particolare il biomedicale, rimane un riferimento di estrema eccellenza qualitativa a livello tecnologico grazie soprattutto al lavoro di tanti imprenditori capaci e lungimiranti. Negli ultimi mesi, insieme a tutte le istituzioni, abbiamo recuperato casi complessi come la Gambro e dato spazio a nuove espansioni come la Sorin: questo a conferma che non ci si ferma davanti alle difficoltà e si mette il privato nelle condizioni di investire al meglio». Per il Sindaco Maino Benatti «è importante che continui l’impegno della Regione sul fronte dei finanziamenti, penso all’ultimo di 600 mila euro erogato dall’Assessorato alla Sanità per prodotti e ricerche innovative, e dei progetti, come per esempio il Centro per le Competenze a cui stanno lavorano Regione ed enti locali e che porterà ulteriore innovazione e high tech nel nostro territorio».