Sul caso della Uno Bianca e della semilibertà concessa a Marino Occhipinti, ”nessuno, o quasi, soprattutto tra i politici, parla più della funzione rieducativa della pena, autorevolmente prevista dalla nostra Costituzione”. Lo sostiene il settimanale Bologna Sette, a cura del centro servizi generali dell’Arcidiocesi di Bologna, in un commento in prima pagina.

”Senza questa prospettiva – scrive il settimane allegato ad Avvenire – anche gli automatismi dei benefici di legge non sono altro che un dolorosissimo ‘risiko’ giocato sulla pelle di chi ha già sofferto per la perdita di un proprio caro. Funzione rieducativa significa che lo Stato e la società, feriti da un comportamento criminale, partono dall’idea, che anche al più scellerato dei delinquenti debba essere riconosciuta una chance di redenzione”.

Bologna Sette aggiunge comunque di volersi muovere ”in punta di piedi: abbiamo il massimo rispetto di chi dice che bisognerebbe buttare via la chiave, così come lo abbiamo di chi non ha esitato a perdonare”.