Agricoltori e allevatori emiliano-romagnoli in ginocchio per l’emergenza neve, specie nell’entroterra della Romagna. A lanciare l’allarme e’ la Coldirretti che parla di “ingenti problemi su tutto il territorio regionale e pesanti danni alle strutture”. Nella sola Valmarecchia si contano decine di capannoni crollati e centinaia di capi coinvolti, molti dei quali morti o feriti sotto i crolli.
“La neve – sottolinea ancora Coldiretti – sta ostacolando le operazioni di soccorso degli animali rimasti privi di ricovero e anche le consegne dei mangimi necessari per l’alimentazione, mentre chi e’ riuscito a raggiungere gli allevamenti in molti casi non puo’ consegnare il latte munto quotidianamente che rischia di essere buttato”. Per salvare gli animali in pericolo, sono intervenuti in molti casi il Corpo Forestale e la Protezione Civile, “ma c’e’ ancora necessita’ di soccorsi”.
“Oltre alla neve – ricorda l’associazione – il problema e’ il grande freddo: le temperature, che permangono costantemente sotto lo zero, hanno, infatti, provocato il congelamento delle tubature, rendendo difficile l’approvvigionamento di acqua per abbeverare gli animali”. In molti allevamenti i sistemi automatici di rifornimento d’acqua sono andati in tilt, rendendo necessario interventi manuali degli allevatori per abbeverare centinaia di capi.