La riforma del mercato del lavoro alla quale sta lavorando il Governo è ”in linea con il pensiero di Marco Biagi”. Lo sottolinea Michele Tiraboschi, direttore scientifico Adapt (Centro Studi Internazionali e Comparati Marco Biagi) e allievo del giuslavorista ucciso dalle Br dieci anni fa (il 19 marzo 2002). Biagi sarà ricordato il prossimo 15 marzo a Roma con una iniziativa alla quale parteciperà il ministro del lavoro, Elsa Fornero, gli allievi del professore e circa 300 tra studenti e ricercatori.

”L’obiettivo di Biagi era modernizzare il mercato del lavoro – spiega – trovando un equilibrio più avanzato tra le ragioni dell’impresa e quella del lavoro. Ci sono voluti 10 anni per arrivare vicino al suo obiettivo, gli sarebbero piaciuti questo dibattito e questa riforma”. La riforma del ministro Fornero – precisa – e’ in linea con il pensiero di Biagi, discutere di tutto senza tabù, anche dell’articolo 18 e rivedere gli ammortizzatori sociali estendendo le tutele anche a coloro che non ce li hanno”. Il tema della riforma Biagi, secondo Tiraboschi, era ”più flessibilità, più indennità e più tutele. Potenziare l’apprendistato, aumentare il costo delle tipologie contrattuali flessibili e agevolare i contratti a tempo indeterminato. Tutto questo sarebbe piaciuto molto a Marco Biagi”.

Tiraboschi si dice convinto della possibilita’ che la riforma del lavoro vada in porto. ”L’argomento più difficile e spinoso per i governi – ha detto – è quello delle pensioni, questo Governo ha dimostrato che si puo’ fare anche senza consenso. Penso che il Governo riesca a fare la riforma del lavoro, con o senza accordo. Sono convinto comunque che la riforma si farà con un ampio consenso sociale”.