Potrebbe essere operativa già ad aprile la nuova sezione della Direzione Investigativa Antimafia (Dia) di Bologna la cui apertura era stata annunciata a dicembre dal ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. A spiegarlo è stato il procuratore capo della città, Roberto Alfonso.Come già spiegato dal sindaco Virginio Merola in occasione della firma del patto sulla sicurezza col ministro, bisogna ancora individuare i locali dove verranno collocati gli investigatori. Inizialmente si era pensato a ricavare degli spazi in via Barontini, all’interno della sede del giudice di pace, ma farlo ridurrebbe i locali destinati ai giudici di oltre 400 metri quadrati. Così l’opzione è stata scartata. Il Comune è impegnato nella ricerca di una sede.
Si tratterà comunque di una ‘sezione’. La Dia, oltre alla sede centrale è infatti articolata in centri operativi (Torino, Milano, Genova, Padova, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Catania, Palermo e Caltanissetta) e sezioni operative (Trieste, Salerno, Lecce, Agrigento, Messina, Catanzaro e Trapani). Comunque una sezione autonoma dal punto di vista operativo. Circa 10 le unità delle diverse forze di polizia che saranno destinate agli esordi all’ufficio, con l’obiettivo poi a raddoppiare i numeri entro fine anno. Non sarebbe infine ancora stato individuato il responsabile che ne assumerà il comando.