A cinquanta anni dall’apertura del Concilio Vaticano II, voluto da Papa Giovanni XXIII e chiuso tre anni dopo da Papa Paolo VI, e a dieci dalla pubblicazione dell’opera “Storia del concilio” di Giuseppe Alberigo, il Dipartimento di Educazione e Scienze umane dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e la Fondazione per le Scienze religiose “Giovanni XIII” di Bologna organizzano un seminario che riunirà i principali studiosi internazionali in materia di storia della Chiesa e del Concilio Vaticano II, considerato vero momento di svolta della tradizione della Chiesa da tanti punti di vista, tra tutti per gli aspetti liturgici e per il rapporto con il mondo esterno.

L’iniziativa, sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e da Confindustria Modena, dal titolo “Vatican II, 1962-2012 The history after the History?” si terrà a Modena presso l’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti (Corso Vittorio Emanuele II, ) a partire dalle ore 9.30 di giovedì 23 febbraio e proseguirà sempre presso la medesima sede anche il giorno successivo venerdì 24 febbraio, mentre per la giornata conclusiva di sabato 25 febbraio l’appuntamento storico-scientifico sarà ospitato nell’Aula Magna del Palazzo del Rettorato (via Università, 4).

“L’incontro – ha dichiarato il suo organizzatore, il prof. Alberto Melloni, docente di storia contemporanea all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – è innanzitutto un bilancio e una prima ricognizione degli studi sul concilio e a dieci anni dalla pubblicazione dai cinque volumi della <Storia del concilio> di Giuseppe Alberigo, un’opera edita in sette lingue, fondamentale per la comprensione della attività preparatoria e delle discussioni che animarono un evento destinato a segnare profondamente non solo la vita della Chiesa. Si tratta, quindi, di un’occasione per mettere in circolazione i risultati di alcune ricerche appena concluse, in cantiere o da poco avviate su alcuni snodi e vicende redazionali, sull’attuazione di singoli periti, vescovi o di alcuni episcopati nazionali, sul ruolo giocato da alcuni ambienti e gruppi informali, ricerche condotte separatamente, ma tutte accomunate dal fatto di misurarsi e di basarsi su un rigoroso studio delle fonti che via via si sono rese disponibili”.

A questa fase di ricognizione seguirà un confronto allargato sulle prospettive future di una ricerca storica sul Vaticano II, sulla sua attuale plausibilità e sulle direzioni possibili o strategiche di prosecuzione e approfondimento.

Il programma completo della tre giorni può essere consultato sul sito: www.fscire.it