Il Comune di Modena ha concesso una nuova proroga, che scadrà il 30 giugno, della garanzia fideiussoria a favore di Unicredit banca per l’apertura di credito e mutuo della Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari Museo. Il Consiglio ha approvato la proposta presentata in Aula dal vicesindaco Alvaro Colombo lunedì 20 febbraio. A favore della delibera hanno votato Pd, Pdl e Sinistra per Modena; si sono espressi contro Idv e Modenacinquestelle.it, mentre si è astenuta Lega moderna.

Si tratta della seconda proroga concessa a copertura dell’apertura di un credito di 4 milioni di cui attualmente l’importo utilizzato è pari a circa 800 mila euro. La precedente proroga era valida fino al 31 dicembre, ma la Fondazione non ha chiesto la trasformazione del finanziamento in mutuo, ha bensì chiesto un’ulteriore proroga del prefinanziamento, che la banca è disponibile a concedere. Sono invece mutate le condizioni economiche contrattuali: la rata semestrale è infatti calcolata a un tasso Euribor a 6 mesi più lo spread al 2%, mentre precedentemente lo spread era allo 0,6%, ma “in realtà, i costi si sono abbassati – ha spiegato l’assessore al Bilancio Colombo – perché è calato sistematicamente l’Euribor; infatti per il 2013 e 2014 l’ammortamento tra quota capitale e quota interessi è migliorativo rispetto alle precedenti condizioni”.

Il vicesindaco ha sottolineato l’importanza per la città dell’intervento museale che si trova su un’area concessa in diritto di superficie per quarant’anni dal Comune. “Si tratta di uno dei maggiori investimenti degli ultimi anni – ha detto – ed è un intervento che si deve misurare con la storia della città. Il costo complessivo è intorno ai 18 milioni, di cui 9 transitati attraverso il bilancio del Comune e 1,7 di pertinenza dell’Amministrazione comunale che è tra i soci della Fondazione assieme a Provincia, Camera di Commercio, Ferrari spa e Automobile Club d’Italia.

Per il Pdl, Sandro Bellei ha rivendicato la paternità dell’idea di trasformare in museo la casa natale di Enzo Ferrari e ha rimarcato l’importanza di appoggiare in ogni modo l’iniziativa. Esprimendo l’auspicio che ciascuno “si attivi perché il museo abbia tutti gli aiuti che merita”. Bellei ha sottolineato “che la città è soprattutto carente di servizi per i turisti” e “il ritardo con cui si sta facendo ora quanto andava fatto prima per dare risonanza all’apertura del museo. Quindi a maggior ragione serve la proroga”, ha concluso. In sede di dichiarazioni di voto il capogruppo Adolfo Morandi ha annunciato il sostegno del Pdl alla delibera “perché si tratta di un museo di rilievo internazionale che porterà prestigio alla città e ci auguriamo anche un grande afflusso di turisti. Un’opportunità da non perdere”.

Per il Pd, Stefano Prampolini ha parlato di un museo “fortemente voluto dall’Amministrazione”. Ha aggiunto che “la realizzazione del progetto dimostra la capacità del territorio di dare concretezza ai sogni ed è ora importante la promozione scandita dall’onda gialla e dal conto alla rovescia”. Ha anche rimarcato come siano “strategici la sinergia con Maranello e il coinvolgimento di tutto il mondo sportivo modenese per il rilancio del marketing territoriale”, accennando all’operazione che sta da alcuni anni trasformando la zona Tempio “in una delle più accoglienti per il turismo”. William Garagnani, oltre a ricordare che “il museo è fondato sul mito Ferrari ma anche su quello di tutta l’industria automobilistica modenese”, ha messo l’accento sul fatto che “il museo serve alla città, ma ha anche bisogno della città per decollare”. Il consigliere ha suggerito “di fidelizzarli i modenesi al museo con piccole donazioni in cambio di ingressi gratuiti” e ha proposto un percorso pedonale che dal centro conduca al museo passando attraverso Cortile d’onore dell’Accademia militare. Infine, il capogruppo Paolo Trande, durante le dichiarazioni di voto, ha affermato che “i 4 milioni di finanziamento sono sempre stati compresi all’interno del costo complessivo dell’intervento”. La consigliera Eugenia Rossi dell’Idv si è detta invece “molto preoccupata” e ha domandato “il perché del mutuo, quanto è costato il museo e quanti soldi mancano”. Citando la delibera del 2008, la consigliera ha quindi chiesto chiarimenti sull’importo della fideiussione, sostenendo che “i 4 milioni sono aggiuntivi ai 14 previsti dall’allora assessore alla Cultura, quando tra l’altro si parlava della Fondazione come collante tra pubbliche amministrazioni e soggetti privati”, ha concluso.

Il capogruppo di Lega moderna Nicola Rossi ha chiesto che non venga applicato un derivato sul finanziamento. Ha quindi annunciato l’astensione dal voto “perché il ruolo dell’ente locale non dovrebbe essere così invasivo e, anche se l’operazione deve procedere, avremmo voluto sapere come a giugno verranno utilizzati tutti i fondi. Infine, ha aggiunto, “siamo molto preoccupati, perché, se le previsioni d’incasso sono sbagliate, a pagare saranno i cittadini”.