La Squadra Mobile della Questura di Bologna, al termine di una rapida ma articolata attività di indagine, ha identificato e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria due giovani cugini beneventani, in trasferta a Bologna, ritenuti responsabili di almeno cinque rapine a mano armata in altrettanti esercizi commerciali del capoluogo emiliano. I colpi, messi a segno nel giro di quindici giorni, avevano fruttato un bottino di circa 4.000 euro.
Sarebbe stata la disperazione per la mancanza di lavoro il motivo che ha portato i due cugini di Benevento, A.B., 23 anni, e D.B., 29, ad andare ‘in trasferta’ a Bologna per ‘occuparsi’ di supermercati e fast food.
Le rapine, tre riuscite e due solo tentate, hanno preso di mira due McDonald’s e tre supermercati. Sempre lo stesso il modus operandi: cappuccio e sciarpe a coprire il volto, una pistola giocattolo per minacciare commessi e cassiere. A tradirli, il quarto episodio, martedì scorso: il più giovane ha lasciato le proprie impronte digitali su un registratore di cassa. Un piccolo precedente per droga ha consentito alla polizia di risalire a lui e all’appartamento che utilizzava come base a Bologna insieme al cugino.