Da sempre mi dico favorevole ad un passo indietro del Comune nelle gestioni dirette dei servizi di welfare, a favore del privato, sul quale il Comune mantenga controlli di qualità ed efficienza. Di fronte però ai primi passi obbligati dalla situazione economica, bisogna che il Comune faccia una scelta convinta: il timore è che di fronte a questo obbligo, l’amministrazione cerchi di mantenere un controllo “surrettizio” attraverso l’affidamento a realtà che sono vicine, come sono lo cooperative. Mi auguro per questo che ci sia parità di accesso ai bandi, e agli affidamenti, con criteri aperti all’ingresso in campo di nuovi soggetti economici, che abbiano l’interesse a proporre il meglio per conquistare la fiducia del territorio. La creazione di un modello nuovo di gestione, come anche invocato dalle associazioni di categoria come CNA e Lapam, non deve trovare nella politica la volontà di perpetuare il solito modello economico.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale PDL)