Interventi lungo i fiumi Panaro e Secchia, sul Canale Naviglio e per il completamento del diversivo Martiniana. Su iniziativa dell’assessore regionale alla Sicurezza territoriale, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile Paola Gazzolo, si è tenuto a Bologna un incontro con gli assessori all’Ambiente di Comune e Provincia di Modena, Simona Arletti e Stefano Vaccari, e i tecnici di Aipo e della Regione per fare il punto sullo stato di avanzamento degli interventi programmati. “Un tavolo – spiega l’assessore Gazzolo – teso a fare sempre più della difesa del suolo un sistema integrato ed efficiente, organizzato in ragione delle varie competenze, ma caratterizzato da un profondo coordinamento tra i diversi livelli decisionali”.
Tra le opere per la mitigazione del rischio idrogeologico del nodo idraulico di Modena di cui si è discusso rientra l’adeguamento della cassa di espansione sul fiume Panaro, per il quale sono stati aggiudicati, in via definitiva lo scorso 2 febbraio, la progettazione esecutiva e i lavori di posa in opera delle paratoie di regolazione. In accordo con la direzione generale per le dighe del ministero delle Infrastrutture, inoltre, verrà definito un protocollo di gestione della cassa in caso di piena. Nell’ambito del “sistema Panaro”, invece, grazie al supporto della Provincia e dei Comuni territorialmente interessati si procederà a breve alla definizione del piano di espropri propedeutico alla realizzazione della casse di espansione sul Canale Naviglio, a Prati di San Clemente. E ancora: nel 2012 sono programmati lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria delle arginature per il fiume Secchia; entro metà anno è previsto, infine, l’avvio delle procedure di gara per il completamento del diversivo Martiniana a monte della città di Modena.
“Quelle elencate – sottolinea l’assessore Gazzolo – sono alcune delle opere ricomprese nel primo Piano triennale per la prevenzione del rischio idrogeologico, approvato lo scorso anno dalla Regione nell’ottica di fare dell’Emilia-Romagna una regione sempre più sicura. A tal fine, ritengo che la collaborazione interistituzionale rappresenti la migliore garanzia di efficacia degli interventi messi in atto in risposta alle richieste di sicurezza territoriale provenienti dai cittadini”.