Il ministro dell’Educazione del Sudafrica Angelina Matsie Motshekga e l’ambasciatore in Italia Thenjewe Mtintso hanno partecipato oggi, venerdì 9 marzo, nella Sala del Tricolore, a un incontro con gli studenti delle scuole superiori reggiane dedicato al ruolo delle donne africane nella politica e nella società, promosso da Comune e Provincia di Reggio Emilia nell’ambito delle iniziative di ‘Primavera donna’, in corso in questi giorni.
All’incontro hanno partecipato il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, l’assessore comunale alle Pari opportunità Natalia Maramotti e Vera Romiti, del Forum donne della Provincia.
Il ministro Motshekga, che riveste un ruolo di primissimo piano nel partito di Nelson Mandela ed è presidente della Lega femminile dell’African National Congress, è a Reggio Emilia in questi giorni per partecipare a un intenso programma di incontri e iniziative dedicate ai diritti delle donne e all’educazione.
Davanti a ragazze e ragazzi degli istituti superiori Scaruffi Levi Tricolore, Matilde di Canossa e Chierici, che hanno raccontato alcune esperienze personali in relazione al ruolo delle ragazze e delle donne nelle loro famiglie, il sindaco Delrio ha tratto spunto dall’esempio di alcune importanti donne africane per esortare i giovani a interessarsi alla politica e anche alla realtà del continente africano. “La politica – ha detto Delrio – è prima di tutto occuparsi della vita delle persone. Donne come Albertina Sisulu, Vangari Matai e Miriam Makeba sono state anche per noi l’esempio di come le conquiste civili sono possibili soltanto se c’è l’impegno di tutti”.
Di lotta contro le disuguaglianze ha parlato anche il ministro del Sudafrica. “Negli ultimi 25 anni – ha detto Motshekga – le lotte per l’affermazione della dignità delle donne hanno fatto grandi passi avanti. Pensiamo che in questo periodo ben 125 paesi al mondo hanno inserito degli articoli nelle proprie Costituzioni per l’uguaglianza di genere, in particolare criminalizzando le violenze domestiche. Anc e il governo Sudafricano hanno assicurato una partecipazione democratica delle donne alla vita politica del paese: è stato infatti fissato come obiettivo la rappresentanza del 50% delle donne nella vita politica del paese. Abbiamo già raggiunto risultati importanti: il 43% dei Ministri del Governo del Sudafrica sono donne, ed il 44% delle Parlamentari del Sudafrica sono di sesso femminile”.
Su questi temi è intervenuto anche l’ambasciatore sudafricano. “In ogni paese del mondo – ha detto Mtintso – le donne hanno avuto un ruolo rilevante per la costruzione della democrazia. Anche in Sudafrica abbiamo dovuto lottare per l’affermazione dei diritti delle donne e stiamo ancora lottando in diverse aree rurali. Dobbiamo riconoscere che spesso le donne sono trattate in modo diverso dagli uomini e questo avviene in tutto il mondo, anche a Reggio Emilia. Per questo è importante il ruolo dei giovani nell’affermare le competenze, le sensibilità e la dignità che ogni essere umano possiede, indipendentemente dal genere”.
Al termine dell’incontro, Delrio ha consegnato al ministro Motshekga una copia della prima bandiera italiana, che nacque a Reggio Emilia.
La presenza del ministro sudafricano a Reggio Emilia ha una particolare rilevanza anche sui temi educativi. Infatti, Motshekga ha visiterà oggi il Centro internazionale ‘Loris Malaguzzi’ per approfondire la possibilità di sviluppare strategie di cooperazione in ambito educativo con Reggio Emilia. “Un’istruzione di qualità, fin dai primi mesi di vita – dice il Ministro – risulta fondamentale per conquistare obiettivi di trasformazione sociale ed economica. Siamo in debito con Reggio Emilia – aggiunge Motshekga – per l’approccio educativo sull’infanzia e la volontà di condividere con il continente africano le proprie esperienze e ricerche. Lo stesso vale per la condivisione della lotta contro il sistema brutale di apartheid”.
Nel pomeriggio di oggi il ministro sarà inoltre ospite dell’iniziativa “Il presente dei bambini è il futuro di tutti”, che si terrà in occasione dei 40 anni del Nido d’infanzia “Genoveffa Cervi”. Dalle ore 17.30, la scuola si aprirà alla città per un confronto su educazione e ruolo delle donne. L’intervento del ministro è previsto per le ore 19.
Dal settembre 2011, con la costituzione dell’“Africa Reggio Emilia Alliance” (Area), il Sudafrica è entrato a far parte ufficialmente del network di “Reggio Children”.
La collaborazione sui temi dell’educazione sarà particolarmente rilevante anche nei prossimi mesi. In aprile sarà infatti a Reggio Emilia una delegazione di 22 pedagogiste e insegnanti del Sudafrica e dal 26 al 28 giugno, a Johannesburg, si terrà la seconda conferenza sul Reggio Emilia Approach.
La visita istituzionale del ministro è parte del programma di celebrazioni che vedono protagonista Reggio Emilia come “Capitale europea del centenario dell’African National Congress”. Il partito di Nelson Mandela, infatti, ha scelto la città del Tricolore come luogo-simbolo del Vecchio continente e per questo Reggio ha ospitato una mostra di William Kentridge, una conferenza di Cristiana Fiamingo e un intervento di padre Michael Lapsley, uno dei più stretti collaboratori di Nelson Mandela e Desmond Tutu.
L’evento conferma l’impegno di Comune e Provincia nella campagna “Noppaw”, che ha portato all’assegnazione del premio Nobel per la Pace a due donne africane: llen Johnson Sirleaf, Leymah Gbowee.
Gli appuntamenti sono stati realizzati grazie alla collaborazione di enti locali, istituzioni e associazioni del territorio che partecipano al “Tavolo Reggio-Africa”, nato nel 2011 per iniziativa del Comune di Reggio nell’Emilia e composto da Comune di Reggio Emilia, Reggio nel Mondo, Boorea, Legacoop, Istoreco, Arci Solidarietà, Cgil, Cisl, Anpi, Università di Modena e Reggio Emilia, Fondazione Mondinsieme e Centro Missionario Diocesano.
REGGIO EMILIA E IL SUDAFRICA
La relazione con il Sudafrica nasce negli anni ’70, grazie all’impegno della città di Reggio Emilia nella lotta contro l’apartheid. Questa amicizia viene ufficializzata il 26 giugno 1977 con la firma in Sala del Tricolore del “Patto di Solidarietà” con l’African National Congress, che viene siglato dal sindaco Ugo Benassi e dal presidente dell’Anc Oliver Tambo.
Reggio Emilia ha assunto un ruolo fondamentale nella lotta contro l’apartheid, dall’organizzazione delle due “Conferenze nazionali di solidarietà per l’indipendenza e la sovranità dei popoli dell’Africa australe contro il colonialismo, il razzismo e l’apartheid” (1978 Reggio Emilia, 1982 Roma).
Il Comune di Reggio Emilia ha curato la pubblicazione “La lotta è la mia vita” il primo libro tradotto in lingua italiana scritto da Nelson Mandela (1982).
Tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80 sono diverse le visite di rappresentanti dell’African National Congress nella nostra città e la collaborazione si concretizza anche attraverso le “Navi della Solidarietà”. In questa cornice, la figura di Giuseppe Soncini, assessore comunale alle Relazioni Internazionali, emerge come punto di riferimento per la società civile: prima, con la cittadinanza onoraria a Desmond Tutu e Albertina Sisulu, poi con l’intitolazione di due strade cittadine (Via Martiri di Soweto e via Albert Luthuli). Con la fine del regime dell’apartheid, a Reggio Emilia viene riconosciuto un ruolo di particolare rilievo: è l’unica città europea invitata alla cerimonia di insediamento del Presidente Nelson Mandela ed è ospite d’onore alle visite in Italia dei presidenti Nelson Mandela (1998) e di Thabo Mbeki (2005).
In occasione del decimo anniversario della liberazione dal regime dell’apartheid, Reggio Emilia firma il patto di gemellaggio con la città di Polokwane.