Domani, martedì 13 marzo, la Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, Desi Bruno, visiterà per la prima volta il Cie (Centro di identificazione ed espulsione) di Modena. Si tratta dell’unico centro aperto in Emilia-Romagna, oltre a quello di Bologna. Alla visita saranno presenti la direttrice del Centro, Annamaria Lombardo, e il presidente della “Misericordia” sezione di Modena, Daniele Giovanardi.

Scopo della visita è verificare le condizioni di vita delle persone ristrette, i numeri della popolazione esistente, la provenienza dei migranti, le eventuali richieste di asilo, la presenza di sportelli e servizi alla persona, oltre all’assistenza sanitaria.

L’Ufficio del garante esprime preoccupazione per il bando, appena uscito, relativo all’affidamento del Cie di Modena, pubblicato con un avviso di gara al massimo ribasso con base d’asta 30 euro a persona. Una cifra che potrebbe provocare un drastico abbattimento dei servizi alle persone e un peggioramento della qualità della vita per i trattenuti. Ciò renderebbe ancora più drammatica la condizione di persone che sono private della libertà personale, in vista dell’espulsione, per effetto di una mera condizione di irregolarità nel territorio.