Anche a Modena, come in altre piazze italiane, i giovani del centro-destra hanno organizzato un volantinaggio contro l’arrivo a Roma del primo ministro tedesco Angela Merkel che, secondo il responsabile nazionale dell’organizzazione Pigliucci, come un colonizzatore verrebbe in visita al suo “governo fantoccio”. Una visione dell’Europa, quella del centro-destra, assolutamente retriva come conferma Luca Gherardi, giovane politico modenese, componente della Segreteria provinciale del Pd. Ecco la sua dichiarazione:
«La complessità del mondo contemporaneo e una crisi economica che qualcuno definiva psicologica, possono essere affrontate e superate soltanto se si parte da una dimensione comunitaria dei problemi. Le grandi sfide del nostro tempo come l’ambiente, l’energia, l’immigrazione, l’economia, ci impongono un punto di vista più alto per poterle comprendere meglio così da affrontarle di conseguenza. È un atteggiamento fuorviante quello di chi si chiude in se stesso perché quando i problemi sono più grandi di noi e non riguardano soltanto noi, dobbiamo avere l’umiltà e la convinzione di affrontarli partendo da questa consapevolezza, coinvolgendo tutti ed evitando di proporci come il paese della Provvidenza guidato da un uomo della Provvidenza, così come si pensava fino a qualche tempo fa. Trovo assurde le polemiche avanzate dall’organizzazione giovanile del PDL, la Giovane Italia, sia nella nostra Regione che a livello centrale, in merito all’incontro che si terrà oggi a Roma fra la cancelliera Angela Merkel e il Presidente Monti. «L’orgoglio italiano» di cui parla Barcaiuolo, fino ad un certo punto è un sentimento di amore nei confronti della propria patria: se sfocia nell’intento di chiuderci in noi stessi e trovare nel nostro piccolo le soluzioni ai problemi internazionali, può diventare pericoloso. Dei problemi che riguardano l’Europa, è in Europa che se ne deve parlare. Affrontare le questioni limitatamente dal nostro punto di vista è superficiale oltre che fuori luogo! Come possiamo rapportarci da soli con le grandi economie emergenti? Con quale coraggio chi fino a ieri era alleato di un partito che per l’Italia continua ad invocare la Secessione, parla di Europa? Mi permetto di concludere con un consiglio a Michele Pigliucci, dirigente nazionale della Giovane Italia: «il governo fantoccio imposto» di cui lui parla, è sostenuto anche dal suo partito ed è in carica soltanto perché il Governo precedente (di cui il PDL era partito di maggioranza) ha fallito: si confronti con i propri dirigenti prima di parlare di sospensione della democrazia. Magari scoprirebbe che non è proprio così che stanno le cose».