Concussione continuata: questa l’accusa con cui è stato arrestato questa mattina a Bologna un poliziotto di 46 anni emiliano-romagnolo, che era in servizio all’ufficio stranieri della Questura e che circa un mese e mezzo fa era stato trasferito all’ufficio personale. L’agente, è accusato di aver chiesto e ottenuto prestazioni sessuali da 4 donne straniere, in cambio di promesse di un suo personale interessamento circa le loro pratiche per il permesso di soggiorno. Una decina i casi di concussione a fini sessuali che gli vengono attribuiti dagli inquirenti e che riguardano l’arco di 3 anni, dal 2009 fino ad oggi.

L’indagine, condotta dai pm Lorenzo Gestri e Valter Giovannini, è partita da una segnalazione fatta a fine settembre scorso da una delle donne coinvolte e raccolta dall’ufficio immigrazione. L’ultimo episodio risalirebbe al dicembre 2011.

Immediato l’avvio degli accertamenti da parte dello stesso ufficio stranieri in cui lavorava l’assistente e che, ha spiegato il questore Vincenzo Stingone, “aveva colto alcuni segnali che sono stati puntualmente segnalati”. Sono partiti così i controlli sul traffico telefonico del poliziotto, sulla localizzazione dei suoi spostamenti tramite le celle telefoniche, ma anche gli accertamenti sentendo i testimoni e le presunte vittime.