Un poliziotto dell’ufficio immigrazione della questura di Bologna sarebbe stato arrestato con l’accusa di concussione sessuale. L’ipotesi è che l’assistente capo abbia utilizzato le informazioni e il controllo nei confronti di due donne nordafricane che avevano in atto pratiche di rinnovo del permesso di soggiorno, per convincerle ad avere rapporti sessuali con lui.

La vicenda è totalmente distinta da quella che dieci giorni fa ha portato in carcere quattro agenti delle ‘volanti’.  L’arresto è stato fatto su ordinanza di custodia del procuratore aggiunto Valter Giovannini e dal pm Lorenzo Gestri, accolta dal gip Pasquale Gianniti. L’agente conosceva l’indirizzo delle donne e le tampinava, minacciandole che se non si fossero concesse, le pratiche sarebbero rimaste ferme. Le prime indagini sarebbero iniziate proprio dai colleghi dello stesso ufficio in cui lavorava.