I Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza, nel corso delle indagini scaturite a seguito dell’incendio appiccato ad un’autovettura poco dopo l’una del 2 aprile scorso, non solo sono riusciti a comprenderne i motivi ma anche a dare un nome e cognome al “piromane”. Stando infatti alle risultanze investigative dei carabinieri di Sant’Ilario d’Enza ad agire sarebbe stato l’ex convivente della donna che ha attualmente in uso l’auto. Con l’accusa di danneggiamento seguito da incendio i Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza hanno quindi denunciato alla Procura reggiana un 38enne del paese. Era stata la sala operativa dei Vigili del Fuoco, che stavano intervenendo con una loro squadra, ad allertare la notte del 2 aprile scorso i Carabinieri che sono quindi intervenuti accertando l’origine dolosa dell’incendio, poi domato dai vigili del fuoco, che danneggiava seriamente l’autovettura Ford Ka di proprietà di una 67enne ed in uso alla figlia.

Le indagini dei carabinieri si sono indirizzate nei confronti dell’ex convivente dell’utilizzatrice dell’autovettura che da circa un mese aveva lasciato il compagno a seguito dei continui litigi che peraltro in più occasioni avevano visto l’intervento degli stessi carabinieri. L’esplicita minaccia che l’odierno indagato ha rivolto telefonicamente all’ex due ore prima dell’incendio e’ stata quindi messa in atto.

Nei suoi confronti i Carabinieri in due giorni di serrate indagini hanno raccolto una serie di incontrovertibili elementi che l’hanno individuato quale unico responsabile del rogo. Avrebbe agito proprio per ritorsione nei confronti dell’ex che aveva interrotto la loro convivenza.