“Il dato principale è che il 70% degli iscritti al PdL di Modena non si è recato a votare al Congresso. Il risultato è che il PdL è ancora più diviso e lontano dalle aspettative degli elettori. Se il buon giorno di vede dal mattino, questo non è certo il PdL che gli elettori e gli iscritti vogliono, si attendono e ci chiedono”.

Lo ha affermato il capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale Dante Mazzi alla luce della scarsa partecipazione al primo Congresso provinciale del PdL di Modena.

“Visti i dati, la liturgia autoreferenziale e personalistica interessa assai poco alla gente. Il PdL deve essere nel futuro ben altra cosa: un partito leggero, trasparente che ponga al centro la proposta e l’azione politica. Quello che abbiamo visto al Congresso non è nulla di tutto ciò. Quello che abbiamo visto è stata una ben poco lungimirante lotta di potere basata su una conta di tessere fine a se stessa, utile solo alla presunzione di certi personaggi che vogliono mettere il PdL al loro servizio e non dare il loro servizio al PdL. L’esatto contrario della politica che noi intendiamo con concretezza portare avanti, fuori e dentro le Istituzioni”.