“La Filiera solidale. L’esperienza del Bettolino, una impresa sociale e produttiva per il territorio”, questo il tema dell’iniziativa organizzata il 14 aprile a Novellara, presso la sede di Sabar, dalla cooperativa Il Bettolino e da Legacoop Reggio Emilia, e a cui è intervenuto il presidente nazionale di Le-gacoop Giuliano Poletti. “La Filiera solidale.
Dopo i saluti di Moreno Messori, presidente di Sabar, ha aperto i lavori il presidente della cooperativa Eber Bianchi, illustrando i punti salienti della storia del Bettolino e i risultati economici e sociali raggiunti dalla cooperativa. Il Bettolino, che inserisce al lavoro persone svantaggiate (sono il 58% della forza lavoro) è attivo oggi nella produzione di basilico e di fiori, nei servizi ambientali, di manutenzione del verde e nell’assemblaggio. Gli inserimenti si sviluppano anche attraverso convenzioni con gli enti pubblici. Una parte della produzione, in particolare di basilico, trova sbocco nella Grande Distribuzione cooperativa (Coop, Conad, Realco). “Solo in Liguria – ha spiegato con soddisfazione Bianchi – sono state vendute 30.000 vaschette di basilico da noi prodotto e confezionato”. L’aspetto economico (nel 2011 oltre 3 milioni di euro il valore della produzione) è una delle due anime della cooperativa. “Produrre ricchezza – ha detto Bianchi – vuol dire creare lavoro, che è elemento essenziale del riscatto sociale”. Il presidente della cooperativa ha poi parlato delle prospettive della cooperativa e del prossimo piano di sviluppo 2013-2015: sarà necessario avere la capacità di innovare e diversificare le produzioni, anche in collaborazione con gli interlocutori della Grande Distribuzione. Il direttore della cooperativa, Tienno Bonini, ha poi illustrato le c-ratteristiche produttive del Bettolino, che è impegnato in ben 10 attività, che devono tenere conto delle capacità dei lavoratori svantaggiati inseriti in cooperativa. Mirco Marastoni, direttore di Sabar, la società dei servizi ambientali dei Comuni della Bassa Reggiana, ha spiegato i termini della positiva collaborazione con il Bettolino, sia per quanto riguarda i servizi ambientali, la manutenzione del verde e lo spazzamento, sia per la produzione di energia: per coltivare il basilico viene utilizzata quella prodotta nella centrale di cogenerazione situata nella discarica della Sabar. Questo rapporto virtuoso dovrà però essere ridefinito in vista della chiusura della discarica prevista nel 2015.
Sono poi intervenuti i rappresentanti della Grande Distribuzione cooperativa, Edwin Ferrari (Coop Consumatori Nordest), Massimiliano Moretti (Realco), Marzio Ferrari (Conad), che hanno sottolineato l’impegno del Bettolino per valorizzare le proprie produzioni sia dal punto di vista della qualità che del marketing (la cooperativa si è dotata del marchio “Amici in campo”).
Tutti hanno evidenziato che le produzioni come quelle del Bettolino, ad alto valore sociale, dovranno essere ulteriormente valorizzate nel rapporto con i consumatori. Anche i sindaci di Reggiolo, Barbara Bernardelli, e di Novellara, Raul Daoli, hanno espresso valutazioni positive per il ruolo del Bettolino. “Sono esperienze – ha detto il sindaco di Reggiolo – che possono essere di esempio per l’Europa e anche per paesi con alti livelli di welfare, perchè vanno oltre l’assistenzialismo, valorizzando il ruolo del lavoro”. Per il sindaco di Novellara “sta cambiando la domanda sociale, e le esperienze come quella del Bettolino non devono essere più di nicchia, ma sviluppate ulteriormente”. Nel dibattito, coordinato dalla giornalista Liviana Iotti, è intervenuta anche la presidente di Legacoop Reggio Emilia, che ha sottolineato come ci siano sempre iniziative che mettono in luce gli aspetti positivi della cooperazione, che non è un modello in crisi. Il presidente nazionale di Legacoop Giuliano Poletti, ha evidenziato come i risultati del Bettolino valorizzino la relazione tra gli individui e la comunità, che è uno degli aspetti più importanti e oggi più che mai necessari dell’esperienza cooperativa. Poletti ha poi ricordato che “anche la solidarietà deve essere efficiente, come insegnano i risultati del Bettolino”.