In questo appuntamento Francesco Zaccanti ci condurrà alla scoperta di un grande personaggio, poco noto ai più ma importantissimo per molti sviluppi riguardanti una parte della musica del Novecento. Prolifico compositore negli anni ‘30 di musiche evocative ed ironiche, il suo swing dissacrante ebbe un notevole successo discografico e le sue melodie furono acquistate dalla Warner Brothers per essere in seguito ampiamente utilizzate nei cartoni animati. Di giorno famoso e apprezzato band-leader, di notte visionario ingegnere elettronico, negli anni ’50 ideò, progettò e costruì decine di strumenti elettro-meccanici come il Clavivox o l’Electronium (uno dei primi esempi di “intelligenza artificiale” in musica), antenati dei moderni sequencer e sintetizzatori, con i quali produsse alcuni esperimenti acustici che pre-datano di almeno vent’anni la “ambient music” di Brian Eno, le composizioni di Kraftwerk, Aphex Twin e il minimalismo storico.

Personalità schiva e introversa, malevolmente geloso delle proprie invenzioni, instancabile lavoratore e perfezionista maniacale, proprio per questo odiato dai suoi musicisti, Raymond Scott è un creativo semisconosciuto e controverso, musicalmente e scientificamente geniale.