«Intervenendo qualche settimana fa nell’occasione delle minacce portate ai dirigenti della FITA CNA Cinzia Franchini e Mirko Valente, sottolineavo l’esigenza di dare seguito all’impegno, ribadito anche di recente dal Ministro Cancellieri, per una celere attivazione della sede operativa DIA in Emilia-Romagna.
La sollecitazione rifletteva la preoccupazione che le scadenze annunciate (entro aprile) potessero slittare, come scrive oggi Giovanni Tizian in un suo articolo sull’argomento.
Nessuno disconosce le difficoltà di uomini, mezzi e risorse in cui la critica situazione generale della finanza pubblica costringe anche il Ministero degli Interni. Ma questo ulteriore slittamento, che, se confermato, non potrà comunque andare oltre qualche mese, e risolversi ben prima dell’estate, è un segnale da censurare.
Al di là dell’impegno delle forze e competenze preposte, che comunque c’è, il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel nostro territorio e in Emilia-Romagna ha bisogno di strumenti più incisivi e di una pervicace continuità di iniziative: l’apertura della sede operativa della Direzione Investigativa Antimafia in Regione ne è condizione funzionale necessaria, e va concretizzata senza ulteriori incertezze. Vigileremo perché questo succeda».