Tra il mese dicembre dello scorso anno e quello di gennaio del 2012 si e’ registrato nel comune di San Polo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, un incremento di furto su auto in sosta e di autovetture senza precedenti per l’abitato sanpolese. Una dozzina i colpi per ora addebitati ad topo d’auto seriale che potrebbero essere la punta di un iceberg alla luce dell’esito della perquisizione che ha portato al rinvenimento ed al sequestro di variegata refurtiva parte della quale costituita principalmente da navigatori satellitari ancora nelle mani dei Carabinieri in attesa delle operazioni di riconoscimento e quindi ancora da restituire.
Questa in sintesi la premessa dei fatti che ha visto i Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza arrestare con l’accusa di furto aggravato e continuato il pregiudicato G.L. 39enne originario di Seregno (MI) e residente a San Polo d’Enza in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia che ha accolto le richieste della D.ssa Maria Rita Pantani sostituto titolare dell’inchiesta, che a sua volta ha concordato con gli esiti investigativi dei Carabinieri sanpolesi che ieri hanno condotto in carcere il 39enne.
I Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza sono arrivati al topo d’auto seriale grazie all’eccezionale connubio tra l’intuito investigativo e l’attività di controllo del territorio. Nello specifico in prima battuta i militari accertavano un modus operandi pressoché standard che in caso di furto di autovetture era quello di rubare le auto dimenticate aperte e dove venivano lasciate incustodite le chiavi d’accensione mentre nel caso di furti su autovetture in sosta era quello di rompere il vetro anteriore destro per poi razziare tutti gli oggetti lasciati incustoditi all’interno (cellulari, navigatori, chiavi, telecomandi etcc..). Un modus operandi che ricordava lo stesso attuato da un noto pregiudicato del paese peraltro arrestato a febbraio in flagranza di reato per furti analoghi proprio dai Carabinieri di San Polo d’Enza. Altro particolare che ha indirizzato i militari a rivolgere le attenzioni investigative sul predetto 39enne era il fatto che tutti i furti si concentravano su una specifica zona ricadente guarda caso a circa 200 metri, in linea d’aria, dall’abitazione dell’odierno indagato. Nei confronti dell’uomo nel proseguo delle indagini venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità che venivano riferiti alla Procura reggiana che condividendo con le risultanze investigative richiedeva ed otteneva l’ordinanza di custodia cautelare in carcere che ieri 17 aprile 2012 e’ stata eseguita dai Carabinieri sanpolesi che hanno arrestato il 39enne conducendolo in carcere.
Parte della refurtiva, costituita in prevalenza da navigatori, e’ ancora nelle mani dei Carabinieri di San Polo d’Enza in attesa di essere restituita motivo per cui i Carabinieri invitano eventuali cittadini che avessero subito furti in auto anche in altri comuni compreso il capoluogo a presentarsi, denuncia alla mano, presso gli uffici della Stazione dei Carabinieri di San Polo d’Enza per le operazioni di riconoscimento e restituzione della merce ora sottoposta a sequestro. L’attività predatoria infatti non era limitata solo a San Polo d’Enza oltre a 10 colpi consumati nel comune sanpolese i militar sono risaliti ad altri due furti di auto commessi fuori dalla “giurisdizione” de 39enne a conferma che lo stesso non disdegnava nemmeno le trasferte.