Rubava con destrezza le carte d’identità delle amiche per poi, sostituendosi a loro, si recava presso le banche dove erano correntiste alleggerendo i loro conti! A rivelarlo le indagini dei Carabinieri della Stazione di Quattro Castella che con l’accusa di furto aggravato, truffa, sostituzione di persone e falsità materiale commessa da privato hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia una ragazza di 23 anni residente in provincia di Reggio Emilia. Ripercorrendo tutte le tappe di questa singolare vicenda, bisogna risalire alla mattina del 13 aprile 2012 quando l’indagata si è presentata presso un istituto di credito del reggiano dove ha utilizzato la carta d’identità di una sua amica – una 22enne di Quattro Castella (con applicata però la sua fotografia ndr) – e ha richiesto l’estratto conto con l’intento poi di effettuare un prelievo. I dubbi del cassiere sulla reale identità della correntista, hanno però indotto la donna a desistere e darsi alla fuga abbandonando il documento d’identità che quindi è entrato in possesso dei Carabinieri di Quattro Castella subito allertati dall’istituto bancario.

L’intestataria del documento e vittima del tentativo di prelievo fraudolento, convocata dai carabinieri, ha riconosciuto nella foto apposta nella sua carta d’identità l’indagata, peraltro sua amica, consentendo ai carabinieri di Quattro Castella di indirizzare nei confronti di quest’ultima le relative attenzioni investigative. Nel corso delle indagini i Carabinieri hanno accertato che presso altra banca tra il 2 ed il 13 aprile 2012, con analoghe modalità, una sconosciuta aveva effettuato ben 5 prelievi per un totale di 4.600 euro alleggerendo il conto corrente di una 24enne di Quattro Castella.

Nell’ipotesi, poi rivelatasi fondata, che la donna potesse tornare in quest’ultima banca, lunedì 16 aprile, i Carabinieri di Quattro Castella, grazie anche alla collaborazione degli impiegati della banca, hanno fermato la giovane donna mentre con i documenti rubati alla 24enne di Quattro Castella (poi risultata essere sua amica) cercava di effettuare il sesto prelievo che non andava a buon fine perchè bloccata.

L’ispezione personale eseguita a suo carico, ha portato al rinvenimento delle ricevute bancarie relative ai prelievi fraudolenti effettuati in precedenza, della somma pari a 1.350,00 sequestrata, in quanto ritenuta parte del provento dei reati e della sua carta d’identità mancante della foto. Nonostante la diretta interessata abbia respinto ogni accusa negando l’evidenza dei fatti, la stessa alla luce di quanto accertato è stata denunciata alla Procura reggiana in ordine ai predetti riferimenti normativi violati.