Sono a dichiarare che è finito il tempo dove si targavano le persone, quindi mi vedo a fare una specifica su ciò che ho letto in questi giorni su i media del territorio: Io, Marian Lugli non Sono di proprietà della Sig. Bertolini, ma ben si sono un componente del partito del PDL. È arrivato il momento di smetterla con le dichiarazioni del tipo; sei della Bertolini, sei di Aimi, sei un Barcaiolo o sei di Giovanardi, basta con questo modo di pensare. Oggi il PDL ha bisogno di tutti che si tirino su le maniche, e ricostruiscano quelle relazioni con il proprio elettorato, dandogli voce ed evidenziando le loro insoddisfazioni. Cercando di riuscire a creare quella sinergia capace di riscattare un territorio martoriato dalle lotte interne di una sinistra, che regna incontrastata da più di mezzo secolo. Quello che sta avvenendo all’interno del Comune di Modena, ne è l’esempio più recente, di come la sinistra si comporta nei confronti dell’intera collettività. In una democrazia dove è l’alternanza che da significato alla parola “democrazia”, in Emilia Romagna risalta un’assenza di ricambio politico al vertice, quindi di democratico sembra che non vi sia niente. Se si vuole essere obbiettivi, andando a guardare nello specifico, che ci tocca da vicino, nell’Unione Area Nord e Modena, da decenni un ricambio politico nelle istituzioni non c’è, le colpe non sono solo della sinistra, ma si individuano anche nelle continue divisioni interne del vecchio centro destra.
Sarò ripetitivo ma oggi, le cose devono cambiare, oggi bisogna lavorare tutti uniti senza targhe di appartenenza e portare risultati ai cittadini, che sono i veri martiri della realtà Italiana. Infatti sono loro che ne pagano le conseguenze ogni giorno. Se i politici sbagliano, quello che può succedere è che vanno a casa, ma gli errori vengono pagati da tutta la collettività. Solo con questo pensiero, saremo in grado di dare un’alternativa, a questa sinistra che con non curanza fa il bello e il cattivo tempo nelle nostre terre.