Un atto di coraggio, quello che è mancato fino ad oggi: il Sindaco Giorgio Pighi dovrebbe ammettere il fallimento di questa alleanza. Come dovrebbe fare SEL. Ricordo che questa maggioranza si trova al governo della città grazie al voto degli elettori di SEL. I 120 voti che hanno impedito il ballottaggio arrivano proprio da lì. Se l’unico alleato del PD in Comune, oggi dice di confermare l’accordo ma di non riconoscersi in una giunta di cui infatti non vuol far parte, quale può essere la conclusione naturale del ragionamento? Che il PD non ha più l’alleato che gli ha fatto vincere le elezioni.
C’è stato a Modena un giro di poltrone, che ha tolto da due assessorati fondamentali coloro che hanno gestito la difficile congiuntura economica, per sostituirli, di fatto senza motivo, solo per togliere Sitta dall’Urbanistica dandogli un potere ancora superiore. La persona (Sitta) è venuta prima della squadra, per non parlare del programma di governo. Il Sindaco che ha parlato spesso di “buona politica” ha fatto la peggiore che potesse fare. Oggi abbiamo una giunta diversa da ieri, apparentemente senza motivo. E in tutti questi ragionamenti di poltrone, i bisogni di Modena non hanno mai fatto capolino. E’ questa la “buona politica”: un giro di valzer sulle poltrone alla ricerca di equilibri politici precari per non andare alle elezioni? Speriamo che almeno da ora in poi Pighi ci risparmi le lezioni morali su cosa è “buono” e cosa non lo è.
Avv. Luca Ghelfi
Consigliere Provinciale PDL