Una cosa vorremmo chiedere al sindaco: se è vero che a Sassuolo chiunque può avere uno spazio in piazza se rispetta la legge, perchè a fronte di regolari comunicazioni tenta sistematicamente di proibirci i banchetti informativi? Ci sono numerosi dinieghi emessi dall’ amministrazione, tra i più significativi c’è quello del 22 aprile 2011 (protocollo 2391/297 S.G.P.) che recita: “ la richiesta di occupazione suolo non può essere autorizzata perchè il soggetto ha un contenzioso in essere con il comune”. In altre parole non si concede spazio agli oppositori, che vengono anche sanzionati di 12000 euro se manifestano contro il comune.

Durante l’ evento sulla resistenza di sabato l’ unica presenza di cattivo gusto era quella del primo cittadino: è a dir poco una presa in giro che dopo aver patrocinato l’ iniziativa neofascista di quello stesso giorno, Caselli abbia poi la faccia tosta di presiedere la mostra sull’ antifascismo modenese, durante la quale ha anche cercato di far arrestare chi sottolineava questa ambiguità di comportamenti.

Il sindaco ha portato a Sassuolo la violenza dell’ estrema destra, basti pensare che ha dato agibilità politica ad un convegno di Forza Nuova con tanto di comizio di Roberto Fiore (un coimputato per la strage di Bologna del 2 agosto 1980).

Infine riguardo ai vittimismi e ai capricci del sindaco possiamo solo veder confermato ciò che abbiamo sempre sostenuto: Caselli percepisce il dissenso politico come una questione personale e governa Sassuolo come se fosse casa sua; per lui ogni idea che non condivide è un’ offesa e un atto di lesa maestà.

Con le nostre idee antifasciste sosteniamo la lotta di liberazione ogni volta che manifestiamo contro questa amministrazione e continueremo a farlo nonostante le intimidazioni del sindaco.

Liberiamo la città dal fascismo.

Liberiamo la città da Caselli.

(Gruppo autodifesa)