Non mi risulta che gli orti siano un posto dì ricovero per delinquenti, perche’, se cosi fosse, si pongono due problemi non piccoli:
- l’amministrazione comunale ha dormito sino ad oggi;
- la stessa non ha tutelato, in questi anni, gli ortolani.
Dopo aver censito gli orti, assegnando agli appezzamenti il relativo nominativo, appare ancora più strana questa uscita del vicesindaco e assessore alla sicurezza dì voler riqualificare il posto utilizzando le ruspe e non, come sarebbe opportuno, una maggiore presenza dì tutori dell’ordine in quel fazzoletto dì terra (500 mq) e una migliore collaborazione con i cittadini.
La demagogia non mi appartiene e sono vaccinata contro questi attacchi puerili che nascondono l’incapacita’ dì dare risposte democratiche ai cittadini, seppure come in questo caso…..abusivi trentennali!!
Quando si dice predicare bene e razzolare male, qui ne abbiamo un esempio concreto nell’associazione sportiva, che si ricorda dopo sette anni, a ridosso della scadenza della concessione, che doveva tenere manutentata la zona, dato che percepisce aiuti economici ad hoc mai spesi.
Caro assessore, legalizzi gli orti, investa in quel fazzoletto dì terra i residui compensi magari copiando l’idea degli orti in affitto dal vicino comune bolognese. Ma evitiamo, per piacere, dì usare la scusa ormai vecchia dell’immigrato clandestino fonte dì tutti i mali.
Non vorrei fosse ricordato nel tempo come l’assessore che il 25 aprile del 2012 con grande coraggio, libero’ 500 mq dì pericolosi orti, con relativi ortolani, utilizzando le ruspe e qualche carro cingolato.
Franca Cerverizzo – Consigliere comunale