Prima di compiere le rapine si consultavano con una cartomante. Precisamente una cartomante della Langhe, ritenuta ”piu’ attendibile”. In base al suo responso, sapevano se potevano o meno andare a colpo sicuro.

A lei parlavano genericamente di ‘affari in ballo’. E, assecondandola, gli ‘affari andavano bene’. Senonche’ l’ultima volta hanno preferito entrare in azione senza farsi consigliare dalle carte. E il destino, beffardo, si e’ vendicato: il colpo e’ fallito e loro, una banda di quattro rapinatori specializzati in gioiellerie e banche di Liguria, Piemonte e Emilia Romagna, pochi mesi dopo sono stati presi.

Sono questi i contorni dell’operazione ‘Skorpion’ dei carabinieri di Savona, che dopo mesi di indagini sono riusciti a risalire e ad arrestare la ”banda delle banche”.

Secondo quanto e’ stato possibile ricostruire dai militari di Savona, sono state undici le rapine messe a segno, che avrebbero fruttato complessivamente 550 mila euro tra contanti e gioielli.

In Liguria la banda aveva assaltato la Banca Popolare di Novara ad Arma di Taggia e a Ospedaletti, in provincia di Imperia; la Banca Carige a Savona e a Ventimiglia. In Piemonte ancora la Banca Popolare di Novara, a Ceva e a Savigliano, in provincia di Cuneo. In Emilia rapinate la Cariparma di Fiorano Modenese (2 volte), quella di Cavola e Sassuolo, la Cassa di Risparmio di Bologna a Fiorano Modenese.

Durante il loro intervento i carabinieri hanno sequestrato una mitraglietta Skorpion (che ha dato il nome all’operazione), due pistole Berretta (una 92 e una 98) e materiale che serviva ai banditi per alterare i loro tratti somatici per non essere riconosciuti.