Sta per volgere al termine il secondo ciclo di appuntamenti “Incontri Linguistici in Accademia”, iniziativa didattico-culturale dedicata all’approfondimento di temi di rilevanza per lo studio del linguaggio e delle lingue, promossa dalla Facoltà di Lettere e Filosofia, dai Dipartimenti di Scienze del Linguaggio e della Cultura, di Comunicazione ed Economia, di Educazione e Scienze Umane dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Complessivamente nell’ambito di questa seconda serie di incontri, sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, tra marzo e aprile sono stati proposti cinque seminari tenuti da alcuni dei più importanti linguisti italiani.

L’ultimo incontro, fissato per venerdì 27 aprile ore 16.15 presso Sala dei Presidenti dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti (corso Vittorio Emanuele 59) a Modena, vedrà in città il prof. Federico Albano Leoni dell’Università La Sapienza di Roma, che affronterà il tema de “Il parlato come modalità linguistica (o meglio semiotica) specifica”.

Nella stessa giornata di venerdì 27 aprile, alle ore 11.30 nell’aula B della Facoltà di Lettere e Filosofia di Modena (Largo S. Eufemia 19) a Modena, il prof Albano Leoni sarà protagonista di un incontro con docenti e dottorandi sul tema “Che cosa è una struttura in linguistica?”. L’incontro è comunque aperto a tutti gli interessati.

Federico Albano Leoni

Federico Albano Leoni è attualmente professore ordinario di Linguistica generale all’Università La Sapienza di Roma. Glottologo e fonetista, è uno dei più importanti e autorevoli studiosi italiani e europei nell’ambito della fonetica, dello studio del parlato e della riflessione sul linguaggio.

Ha organizzato e coordinato molteplici progetti di ricerca su fonetica sperimentale, parlato e comunicazione parlata, è stato direttore del “Centro Interdipartimentale di Ricerca per l’Analisi e la Sintesi dei Segnali” dell’Università di Napoli dal 1990 al 2001, e è stato uno dei più autorevoli promotori e fondatori del Gruppo di Studio sulla Comunicazione Parlata (GSCP, http://www.gscp.it/GSCP_official_website/Home.html), nato nel 2003 in seno alla Società di Linguistica Italiana (SLI) per rispondere al crescente interesse per il parlato e al suo configurarsi come punto di intersezione di aree di studio diverse.

Tra le sue moltissime pubblicazioni si segnala in particolare il libro del 2009, Dei suoni e dei sensi. Il volto fonico delle parole, Bologna, il Mulino, che ha suscitato un importantissimo dibattito, tuttora in corso, nel mondo degli studi linguistici italiani e non solo. Lo studioso, infatti, sulla base di ricerche sperimentali e approfonditi studi linguistici pluriennali, sul pensiero linguistico e sulla linguistica del parlato in particolare, mette in seria (e documentata) discussione alcuni dei capisaldi del modello linguistico novecentesco. Si tratta infatti di un modello che ha normalmente trascurato i reali processi di ricezione e di comprensione del linguaggio, ingabbiandoli in uno schema lineare e predeterminato. Contro questo tipo di rappresentazione del fenomeno linguistico, l’autore suggerisce alcuni possibili cambiamenti di rotta utili a dare nuovi spunti e nuovo slancio alla disciplina: concentrare l’analisi sul materiale naturale e non su quello di laboratorio, prendere in considerazione non più soltanto il punto di vista del parlante ma anche quello dell’ascoltatore.