Non si è fatta attendere la risposta del segretario Baruffi all’appello pervenutogli nei giorni scorsi a firma di oltre settanta consiglieri comunali del Pd, eletti in vari comuni della provincia di Modena. Al centro dell’appello sta la nuova legge elettorale, auspicata da più parti – a partire proprio dal Pd – affinché siano risolte le storture dell’attuale legge per l’elezione di deputati e senatori che, tra le altre cose, toglie agli elettori la possibilità di scegliere i propri rappresentanti attraverso il noto sistema di lista bloccate. L’appello dei consiglieri, come si legge nella lettera giunta al segretario, è ispirata dalla “passione per il ruolo che ricopriamo e l’impegno nel e a favore del Partito Democratico, che animano quotidianamente il nostro lavoro di consiglieri”. Nelle intenzioni esplicite dei firmatari vuole quindi essere “uno stimolo trasparente per una discussione interna al Partito Democratico, in un spirito costruttivo di confronto franco e aperto” e muove dalla preoccupazione, si legge sempre nella missiva “che per accorciare le distanze fra la politica e i cittadini non sia immaginabile sostenere un sistema elettorale che preveda liste bloccate”. Di seguito la dichiarazione del segretario Baruffi, dalla lettera di risposta inviata ai firmatari.
“Carissimi, ho letto con attenzione il vostro appello e comprendo bene lo spirito che lo anima. Sono tante le cose necessarie per ridare fiato e anima alla nostra democrazia malata, non v’è dubbio, ma non voglio sfuggire al nodo puntuale e cruciale che voi ponete: non esiste soluzione che possa prescindere da un riavvicinamento forte tra cittadini e politica, tra eletti ed elettori.
Una riforma elettorale degna di questo nome deve quindi avere al centro un elemento essenziale: restituire al cittadino sovrano la potestà di scegliere i propri rappresentanti, gli eletti appunto (che altrimenti diventano nominati); ed è dovere (non solo diritto) di ogni cittadino scegliere chi dovrà rappresentarlo in Parlamento. Che si tratti infatti di preferenze, come voi proponete, o di collegi uninominali (come da proposta iniziale del Pd) ritengo che tra gli obiettivi primari debba esserci quello del ripristino pieno del vincolo fiduciario tra cittadino e rappresentante
E’ essenziale che sia il Pd, come partito che mette al centro il valore della democrazia, a farsi promotore e garante di un esito positivo su questa vicenda. Ritengo quindi utile raccogliere il vostro appello per una discussione aperta e trasparente, a partire da un dibattito conseguente nei nostri organismi dirigenti. A questo scopo vi propongo di incontrarci già nei prossimi giorni, al fine di approfondire le proposte in campo e le iniziative che riterremo utili.”