30 quintali di farina e 100 panificatori saranno impiegati per la produzione e la vendita dei prodotti da forno nel cortile esterno della Basilica di Santo Stefano. I panificatori di Bologna e provincia proseguono nel rispondere all’appello lanciato per salvare uno dei monumenti simbolo di Bologna, patrimonio dell’umanità.

Da tre anni il progetto dell’Associazione Panificatori della provincia di Bologna continua ad attirare migliaia di bolognesi e di turisti- sottolinea Giancarlo Tonelli Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna- e tutta la città e il territorio è coinvolto in prima persona per contribuire a salvare dal degrado la Basilica di Santo Stefano, importante luogo di culto e patrimonio storico di Bologna. Pane per Santo Stefano rappresenta un atto tangibile d’amore verso Bologna e la nostra Associazione continua a sostenerla con convinzione e con l’auspicio che la raccolta dei fondi dia sempre migliori risultati per meglio concorrere alla realizzazione dei lavori di restauro.

Cresce l’adesione dei nostri Associati, a questa idea certamente affascinante che ribadisce il nostro impegno per salvare i nostri monumenti e restituire nello stesso tempo una pagina importante e dimenticata della storia cittadina- rileva Francesco Mafaro Presidente dell’Associazione Panificatori della provincia di Bologna- questa iniziativa fa parte della nostra mission. Come Associazione ci accolliamo tutte le spese poiché tutto il ricavato andrà a Santo Stefano.

L’iniziativa si svolgerà a partire da sabato 19 maggio per proseguire fino a martedì 22 maggio e verranno vendute crocette ( un euro) e crescenta (due euro e mezzo) nello stesso luogo dove una pianta settecentesca riporta un edificio del forno, in cui veniva prodotto il “pane di ruzzolo” assieme a normali pagnotte di maggior peso, crescentine e “brazadelle”cioè le tipiche ciambelle bolognesi.

Il Cat contribuirà con il servizio di trasporto dei panificatori dai diversi forni della città e della provincia.