Fulvio Pea, tecnico del Sassuolo Calcio, nell’intervista in esclusiva su sassuolocalcio.it: “Grande attenzione e massima concentrazione per le prossime due partite, dobbiamo vincere le nostre gare e mantenere l’importantissimo 3° posto, ai play off”.

Mister Fulvio Pea, partiamo dalla serata dell’Olimpico: a mente fredda, cosa è mancato al Sassuolo e cosa non ha funzionato?

“Probabilmente è mancato uno degli aspetti determinanti per affrontare quel tipo di partite cioè l’esperienza. Sono match difficili dove, oltre all’agonismo e all’aspetto tattico, di esperienza ne serve tanta. Probabilmente la poca abitudine a giocare davanti a uno stadio stracolmo e ribollente di entusiasmo ha tolto qualcosa al mio Sassuolo”.

Il modulo 3-5-fantasia, come da te definito, cioè senza attaccanti di ruolo ma con Sansone e Missiroli a spaziare sul fronte offensivo, a Torino non ha dato i frutti sperati. Come la pensi? O meglio, è stata una scelta che rifaresti?

“Sì, è una scelta che rifarei, figlia di una idea di gioco che porto avanti da 8 mesi e che ci ha permesso di mettere in carniere fino ad oggi ben 74 punti. Alcune prestazioni possono essere giudicate in maniera non positiva dalla critica, anche se quest’anno ad essere sinceri di partite ne abbiamo sbagliate davvero poche, però i fatti non li cancella nessuno: i numeri stanno lì a dimostrare che il nostro è un sistema di gioco equilibrato e che, fino alla sfida di martedì sera, ci aveva portato a realizzare complessivamente solo due gol in meno rispetto al Torino. L’allenatore sceglie il sistema di gioco anche in base alle qualità dei propri giocatori, i punti ottenuti fino ad oggi confermano quanto di buono questo sistema abbia dato alla nostra squadra”.

Anche la difesa a tre, vero fortino e garanzia di punti quest’anno, con i granata ha incassato tre reti, fatto successo solo un’altra volta in stagione per il Sassuolo. È stato un incidente di percorso o qualcosa di più?

“Non mi sembra giusto definirlo un incidente di percorso, abbiamo preso due gol su palla inattiva ed il terzo su una azione viziata da un nettissimo fallo ai danni di Marzorati. Questi sono stati i tre episodi che hanno spostato l’ago della bilancia a favore dell’altra parte. Il rigore a nostro favore non dato al 30’ e il rigore sbagliato nel secondo tempo, sono stati gli altri due episodi che hanno indirizzato la sfida sempre a favore dei granata. Il mio sistema di gioco, quindi anche il reparto e la fase difensiva, è scelto in base alle caratteristiche dei miei ragazzi. La difesa schierata a tre ci ha portato tanti successi, io ho buoni giocatori e ne ho diversi dietro, di conseguenza cerco di metterne in campo il più possibile. Ho difensori bravissimi nell’impostazione del gioco ma anche nella fase aerea e ciò ci ha dato dei vantaggi anche sul fronte offensivo”.

Quanto ha inciso l’importanza della posta in palio e la bolgia dell’Olimpico sulla psicologia dei ragazzi, apparsi secondo la critica troppo timorosi e poco determinati?

“Io credo che siano stati dati, ingiustamente, troppi demeriti alla mia squadra quando, in realtà, molti meriti dell’esito del match di martedì sera debbano andare al Torino. Giocatori come Benussi, Parisi, Ogbonna, Vives, Bianchi, tutta gente che ha giocato in Serie A, hanno fatto valere il peso della loro esperienza e della loro caratura mentre molti dei miei giocatori il campionato di Serie A non lo hanno mai visto. Nonostante ciò hanno combattuto e tenuto testa all’attuale capolista e ci tengo a sottolineare e a ricordare che il Sassuolo è rimasto in partita fino a otto minuti dalla fine”.

Resta un dato di fatto: il Sassuolo è terzo in classifica, ha ancora qualche chance per la promozione diretta ed ha numeri che parlano di una stagione davvero importante. Qual è il tuo pensiero in merito?

“Non so se avremo la fortuna di accedere direttamente in Serie A. Penso però che ci potrebbero essere ancora sei partite, tutte in tempi molto ristretti, quindi conto di utilizzare tutti i 20 giocatori disponibili in rosa. Cercherò di mettere in campo in ogni occasione la formazione ideale, quella cioè che di volta in volta mi darà più garanzie di successo. È sempre stata la mia filosofia: in ogni sfida cambieremo le formazioni in base agli avversari e in base alle condizioni sia fisiche che mentali dei ragazzi. Il Sassuolo di quest’anno ha già numeri che parlano da sé, statistiche veramente importanti che hanno portato questa squadra a battere tutti i record del passato del Sassuolo. Stiamo ora entrando in una fase cruciale con il sogno di poter regalare qualcosa di incredibile a questa società e soprattutto a questa città.

Abbiamo affrontato questo campionato con grande serenità, un elemento importante in un gioco dove tensione e stress sono ai massimi livelli, quindi siamo contenti e fieri di quello che abbiamo fatto e di quello che andremo a giocarci nei prossimi giorni. Il terzo posto è fondamentale: vorrebbe dire giocare le partite dei play off con due risultati su tre a nostro favore e per quelle che sono le nostre caratteristiche sarebbe davvero un grande vantaggio. Quindi grande attenzione e massima concentrazione per le prossime due partite, dobbiamo vincere le nostre gare e mantenere l’importantissimo 3° posto, ai play off penseremo soltanto dopo la sfida di Castellamare di Stabia”.

Per chiudere mister, ti chiedo un messaggio da dare all’ambiente e alla città in vista dello sprint finale.

“Non potremo di certo avere il seguito che hanno avuto e che avranno il Torino, il Verona, il Pescara o la Sampdoria. Di certo un po’ più di incoraggiamento e di sostegno del pubblico, soprattutto nei momenti meno belli, ci avrebbe regalato energia utile per poter provare a reagire e magari a raddrizzare situazioni difficili. Ma noi siamo comunque contenti dei nostri tifosi, in fin dei conti rappresentiamo una città molto piccola e quindi è anche normale che i numeri non siano quelli delle piazze che ho citato. Noi però, lo ribadisco, ci teniamo i nostri supporter, non vogliamo niente di più di quello che fino ad oggi ci hanno dato i nostri 1500 tifosi: hanno un grandissimo affetto nei nostri confronti e l’affetto vale più di 20.000 persone allo stadio”.

(fonte: sassuolocalcio.it)