Il sisma che ha così duramente colpito, nella nostra provincia, i comuni di Crevalcore, San Pietro in Casale, Galliera, Malalbergo, Castello d’Argile, Pieve di Cento, San Giovanni in Persiceto e Sant’Agata Bolognese, sta causando gravi problemi anche alle numerose attività economiche presenti in quei territori che, dopo i primi accertamenti, sono obbligate a tenere chiuse le proprie strutture o renderle operative a regime ridotto. Questa situazione si inserisce inoltre in un contesto di crisi conclamata dei consumi, a causa del quale le imprese sono da tempo in stato di grave sofferenza. Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Ascom Bologna, dichiara: “Le realtà imprenditoriali colpite contribuiscono all’arricchimento del territorio e garantiscono così solide garanzie occupazionali e di reddito a numerose famiglie. Il loro lavoro è stato però bruscamente interrotto dalla grave calamità che le ha fortemente danneggiate e non sappiamo, ad oggi, quando potranno riprendere la loro attività” – continua Postacchini – “E’ indispensabile, per questo motivo, che oltre alle dichiarazioni di solidarietà e vicinanza si passi ai fatti: chiediamo pertanto alla Regione Emilia Romagna ed agli altri Enti Locali di intervenire in soccorso a tutte le imprese colpite, siano esse piccole, medie o grandi aziende, e di emanare provvedimenti che le possano ammettere tutte, avendo dovuto sospendere i loro dipendenti per causa di forza maggiore, alla cassa integrazione in deroga ed a tutti gli eventuali strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori e per gli imprenditori che la legge mette a disposizione”. “Solo così – conclude Postacchini – sarà possibile tutelare adeguatamente anche il tessuto economico del nostro territorio”.