Le vessazioni cui ha sottoposto la moglie durante la convivenza non si sono placate dopo la separazione, anzi, si sono acuite con assurda ferocia con l’assegnazione alla donna della casa coniugale. Quest’ultima decisione ha portato l’uomo a macchiarsi di una serie di gravi condotte delittuose per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di Castellarano l’hanno denunciato alla Procura reggiana che, all’indomani dell’ultima grave ritorsione

– quella di aver distrutto la casa dandole fuoco – ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio un provvedimento restrittivo di natura cautelare, in ordine ai reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, incendio aggravato e violenza privata. Provvedimento restrittivo che nella mattinata odierna è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Castellarano. L’uomo è stato ristretto presso la sezione carceraria del competente nosocomio, dove si trova ricoverato dalla sera dell’incendio per le ustioni riportate.

Lei una 40enne lui un 48enne, entrambi residenti a Castellarano: sono loro i protagonisti di questa assurda vicenda di cronaca. Secondo le risultanze investigative la situazione di sopraffazione, prevaricazione, mancanza di rispetto per la persona e la libertà individuale vissuta dalla donna si è protratta almeno sin dal 2010 (quando i coniugi erano ancora conviventi ndr) ed è stata caratterizzata da condotte, legate dal nesso di abitualità, che hanno cagionato sofferenze psichiche e in qualche occasione anche fisiche.

Che l’intento dell’indagato fosse quello di vessare la moglie lo si rileva dalla pervicacia con la quale ha posto in essere le condotte persecutorie (si pensi ad esempio all’episodio in cui l’uomo ha rovesciato una bottiglia del latte in testa alla donna, colpevole di averne fatto cadere un pò sul sedile dell’auto..). Dai maltrattamenti in famiglia l’uomo, alla fine della convivenza avvenuta nel luglio del 2011, è passato aglio atti persecutori acuitisi dopo che la moglie aveva ottenuto in sede di separazione l’assegnazione della casa di proprietà dell’uomo. Maltrattava, minacciava e molestava la moglie cagionandole un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, ingenerando nella stessa timore per l’incolumità propria e del figlio tanto da vederla costretta a mutare le proprie abitudini di vita, limitando anche le uscite. Condotta consistiti nel privare di luce e gas l’abitazione chiudendo i relativi rubinetti dell’acqua, del gas e il quadro dei contattori a chiave, nel danneggiare in almeno due occasioni la macchina della donna mettendo acqua nel serbatoio, nel danneggiare alcuni elettrodomestici quali i frigo, la lavatrice ed il televisore, nello spingere giù per un dirupo l’auto nuova della donna, nell’allontanare i malo modo le persone che andavano a far visita alla moglie nel telefonare ai familiari diffidandoli dal presentarsi presso l’abitazione. Fatti compiuti dal luglio 2011 al giungo 2012 a cui deve aggiungersi quello del 9 giugno scorso allorquando, secondo le risultanze investigative, ha cagionato l’incendio del proprio appartamento assegnato alla donna rendendolo inagibile e costringendo la moglie e le figlie a trasferirsi altrove.

Episodi delittuosi raccolti in varie denunce che riscontrate dai carabinieri della Stazione di Castellarano, hanno portato all’odierno provvedimento restrittivo richiesto ed ottenuto dalla D.ssa Stefani Pigozzi sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta. Nella mattinata odierna i Carabinieri della Stazione di Castellarano, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare restrittiva, vi hanno dato esecuzione arrestando l’uomo.