Sono 26.911 le strutture controllate in Emilia Romagna con sopralluoghi di valutazione dell’agibilita’ post-sismica su edifici pubblici e privati che hanno riportato danni.

Di queste – rende noto un comunicato del Dipartimento della Protezione Civile – 9.454 sono state classificate agibili, 4.675

temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 1.226 parzialmente inagibili, 191 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 9.740 inagibili e 1.625 inagibili per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l’edificio.

Parallelamente, su un numero piu’ ampio di edifici nell’area interessata dal sisma, proseguono le verifiche speditive condotte dai tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che hanno cosi’ effettuato oltre 53mila interventi.

Viene ricordato che le percentuali di agibilita’ riferite complessivamente agli oltre 26mila sopralluoghi di verifica dell’agibilita’ sono riferite a una quota minoritaria di edifici interessati dal sisma rispetto al patrimonio immobiliare totale dell’area, in quanto non comprendono le migliaia di edifici risultati agibili all’esito di una verifica speditiva o per i quali non e’ stata avanzata alcuna istanza di verifica.

Ieri,intanto, e’ scaduto il termine a disposizione dei cittadini emiliani per presentare domanda di sopralluogo degli edifici danneggiati dagli eventi sismici.